di Emanuele Gentile
CARLENTINI – Da tre generazioni ci siamo avvicendati nella proprietà di un terreno, derivante dai bisnonni materni. Questo terreno si trova a un’altitudine di 100 m s.l.m. in un seducente altopiano dei Monti Iblei, in origine appartenente al Feudo Cuppodia, nelle vicinanze di Pedagaggi frazione di Carlentini in Contrada Piana dei Monaci. I bisnonni materni, come tanti contadini del sud che versavano in condizioni di povertà, prima di acquistare questo terreno, per il sostentamento della propria famiglia prendevano i terreni a “gabella” ossia in affitto. Affrancandosi da questa condizione, i bisnonni, Vincenzo e Maria, acquistarono il terreno di Contrada Piana dei Monaci. Nel tempo il terreno veniva ereditato dai figli e da questi, dai bisnipoti. Attratti dalla passione per la campagna e alla ricerca delle cose genuine di un tempo, i bisnipoti sono ritornati a coltivare quella terra che fu dei propri avi facendo un’opera di recupero della tradizione olearia che fu dei bisnonni. I due bisnipoti (Alfredo Seguenzia e Tonino Seguenzia), con l’impegno e la sapienza che li contraddistingue, oggi sono riusciti ad ampliare l’azienda dimorando delle nuove cultivar di olive rimanendo però legati alla tradizione contadina per concepire un nettare denominato “olio extra vergine di oliva “QUBBA”. L’obiettivo primario dell’azienda è, infatti, la ricerca della qualità che è garantita in ogni fase e cioè dalle scelte delle cultivar di olivo Siciliane da piantare, nella coltivazione del terreno e per finire nella molitura delle olive.
Produzione
Per olivicoltura s’intende tutta l’attività di filiera e cioè, la coltivazione, la trasformazione e per finire la distribuzione commerciale del prodotto finito. Partendo da una condizione base di possedere un uliveto in aree vocate con requisiti pedoclimatiche e agronomici che garantiscono il mantenimento di un elevato standard qualitativo e quantitativo, è necessario avere la conoscenza delle tecniche di coltivazione. Dal punto di vista della vocazione dell’area, Piana dei Monaci si trova, in una zona prettamente vocata alla coltura dell’olivo. Infatti, presenta condizioni climatiche e pedologiche favorevoli, che garantiscono un elevato standard qualitativo. La località si trova a un’altitudine di 100 m s.l.m. cioè a una quota rientrante in quell’area ove si sviluppa la fascia termica dell’olivo, mentre la natura agro-geologica autoctona del terreno con una granulometria di medio impasto dal punto di vista pedologico, lo colloca tra i terreni migliori per la coltivazione dell’olivo. Per la gestione del suolo e delle erbe infestanti l’azienda, non usa diserbanti o erbicidi in genere.
Durante l’arco dell’anno il terreno viene lavorato con aratri, in modo da prepararlo anche per la concimazione e per mantenere il suolo fertile e le piante sane, l’azienda segue in maniera scrupolosa i metodi di lavorazione biologica.
Per la concimazione viene, infatti, impiegato letame o fertilizzante organico.
La coltivazione, pertanto, avviene con tecniche colturali analogamente a ciò che viene fatta per le altre piante da frutto benché l’olivo dal punto di vista ecologico, presenti caratteristiche anatomiche e fisiologiche che lo fanno classificare come pianta rustica e arido resistente.
Il periodo della raccolta segna il momento più importante per avere un olio di qualità, che per via della nostra altitudine va da metà ottobre a tutto novembre.
Per avere un olio extra vergine di qualità l’azienda procede alla raccolta delle olive quando ancora sono verdi o leggermente invaiate utilizzando, diverse tecniche di raccolte a seconda le dimensioni della pianta di ulivo.
La Brucatura o raccolta a mano, è la tecnica di raccolta che l’azienda utilizza quando un albero è giovane o di piccole dimensioni, se, invece, l’albero è di grandi dimensioni, la tecnica di raccolta potrà avvenire o attraverso la Strisciatura e/o pettinatura, o la scuotitura. Le olive raccolte vengono sistemate in dei contenitori chiamati Bins e nella stessa giornata trasportate in frantoio e molite.
La frangitura o molitura è un processo di trasformazione meccanico a ciclo continuo che inizia versando le olive delle bins in una tramoggia. Da qui dopo un processo di lavaggio con acqua potabile, vengono trasportate tramite un sistema di sollevamento nel frangitore, dove avviene la frantumazione, dalla quale si ricava la cosiddetta pasta di olive.
Terminata la fase della frantumazione, la pasta di olive viene immessa nella gramola, vasche di acciaio, a pale ruotanti, dove avviene la fase della gramolatura. Dopodichè viene immessa automaticamente in una centrifuga, comunemente chiamato separatore, che ha la funzione di separare l’olio d’oliva dagli altri componenti solidi e liquidi.
Estratto l’olio di oliva, l’ultima fase di lavorazione consiste nel versare l’olio extra vergine di oliva “QUBBA” in contenitori di acciaio, silos, per lasciarlo decantare e poi essere imbottigliato al naturale.
L’olio extra vergine di oliva “QUBBA” una volta imbottigliato viene commercializzato dalla stessa azienda agricola per garantire la qualità e la genuinità dell’olio.
Caratteristiche dell’olio
L’olio extra vergine di oliva “QUBBA” è ottenuto attraverso la spremitura meccanica delle olive Nocellara Etnea, Nocellara del Belice e Biancolilla.
Il profilo sensoriale dell’olio “QUBBA” ottenuto dall’armonizzazione del dolce, piccante e amaro e dalle sensazioni olfattive di mandorla, pomodoro verde e di erba verde appena tagliata, derivano dall’attenta combinazione delle tre diverse cultivar.
Il piccante e amaro della Nocellara Etnea e della Nocellare del Belice, è perfettamente armonizzata dalla sensazione di dolce della Biancolilla, una combinazione che dona all’olio extra vergine di oliva “QUBBA” un sapore non troppo amaro né troppo piccante e con un fruttato medio intenso. Mentre l’estrazione a freddo preserva tutte le proprietà organolettiche e i polifenoli contenuti nell’olio, antiossidanti naturali in grado di garantire una vera e propria azione terapeutica.
L’olio extra vergine di oliva, fra gli alimenti grassi, è il solo che è estratto dal frutto e cioè la drupa olearia che, per sue caratteristiche naturali, s’impregna di tutti i sapori. Per tale motivo, nell’olio di oliva “QUBBA”, si possono riscontrare altri sapori che sono quelli propri del clima e del sole Siciliano, della natura del terreno di Piana dei Monaci, molto vocato, e del profumo di zagara derivante dai circostanti giardini di aranci.
Queste caratteristiche sono specifiche dell’olio extra vergine di oliva “QUBBA”.
Per questo motivo è apprezzato dai gastronomi più raffinati i quali lo scelgono e lo adattano ai vari piatti per arricchirli degli aromi propri dell’olio “QUBBA” costituendo, pertanto, un condimento indispensabile per tutte le pietanze specialmente quelle a crudo.
Tradizione
Creatore del marchio “QUBBA” Carmelo è cresciuto con i nonni materni a contatto con la tradizione e cultura contadina. Nipote dei nonni Vincenzo e Maria, da bambino andava con loro a bordo del carretto trainato dal mulo per raggiungere Piana dei Monaci. E durante tutto il tragitto il piccolo Carmelo veniva affascinato dai racconti del nonno cui li sovrapponeva l’uno all’altro.
Il nonno raccontava di aver prestato i servigi al Re d’Italia Vittorio Emanuele III di Savoia e di aver combattuto nella prima guerra mondiale per questo, insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine di Vittorio Veneto. Nel pieno del suo racconto, all’improvviso il nonno si fermava e con voce seriosa rivolgendosi al nipote gli intimava di studiare. Ricevuta la giusta attenzione, il nonno continuava nel racconto che con minuzia descrittiva rievocava il periodo della mietitura e di come il caldo in piena estate li cuoceva e le mosche insidiose si posavano sul volto tutto sudato. Man mano che il nonno parlava intercalava dei canti animando, con il movimento delle braccia, la formazione dei covoni, pronti per essere disposti sulla straula, ed essere trasportati su un’area circolare, dove le spighe venivano calpestate dai muli e poi spagliate. Il giovane Carmelo apprendeva la cultura contadina e si rendeva conto dei sacrifici che il nonno aveva fatto per acquistare il terreno di Piana dei Monaci. L’artista Carmelo Campagna rimasto saldamente ancorato all’isola che l’ha visto crescere, alla cultura e tradizione contadina, e alla campagna di Piana dei Monaci dove il nonno lo portava da bambino, ha voluto creare il marchio “QUBBA” donando ai suoi nipoti il disegno del logo dell’azienda raffigurante un abbeveratoio di animali con annesso un pozzo coperto da una cupola in pietra, dall’arabo “QUBBA”. L’abbeveratoio annesso al pozzo coperto dalla “QUBBA”, è lo stesso dove il nonno portava il suo mulo ad abbeverarsi e che oggi si trova sul terreno acquistato e coltivato dai bisnipoti e dove nasce l’azienda. I ricordi dell’infanzia, hanno spinto l’artista a far rivivere la spensieratezza di quei giorni passati con nonno Vincenzo rievocandoli nella raffigurazione della Qubba e dell’abbeveratoio restituendogli, quindi, la bellezza e lo splendore che fu di quel tempo.