CARLENTINI – E’ stata ufficializzata dalla segreteria del Ministro per il Sud Barbara Lezzi, la convocazione ai sindaci degli sette comuni che da tempo hanno intrapreso una battaglia per l’apertura del cantiere della costruenda autostrada Catania – Ragusa. L’incontro è fissato per martedì prossimo alle 16, nella sede del Ministero per le Infrastrutture e dei Trasporti. La delegazione dei sindaci, coordinata dal sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio Il ministro per il Sud Barbara Lezzi Il presidente del Consiglio, sarà composta dal sindaco di Lentini Saverio Bosco, di Francofonte Daniele Lentini, di Chiaramonte Gulfi, Sebastiano Guerrieri, di Licodia Eubea, Giovanni Verga, di Vizzini, Vito Cortese, di Ragusa Giuseppe Cassì per affrontare la vicenda della costruenda autostrada Catania – Ragusa, il mancato avvio del cantiere e proprio riflettendo sulle criticità e la presunta distrazione dell’obiettivo finale dell’avvio del cantiere, i sindaci dei comuni di Francofonte, Lentini, Carlentini, Vizzini, Licodia Eubea, Chiaramonte Gulfi, oltre ai responsabili del Comitato per il raddopcpio Ragusa-Catania, hanno ritenuto di dovere, “con tutto il rispetto per le promesse delle istituzioni, iniziare un pressing per evitare che da un governo all’altro venga bloccata la possibilità di vedere aperto il cantiere. E, comunque, da un governo all’altro, è il pensiero dei sindaci, troppe cose possono cambiare e i sindaci vogliono vederci chiaro ed hanno scritto una lettera al Ministro per il Sud. La provocazione e l’appello è stato raccolto dal presidente della Regione Nello Musumeci e dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Marco Falcone hanno chiesto ai sindaci di incontrarsi per verificare eventuali problemi per il mancato avvio del cantiere. Il presidente della Regione ha rassicurato tutti i sindaci dei territori interessati all’opera di evitare stravolgimenti senza nessuno stop e nessun ritardo che deve dare il via libera al cantiere. “A tale incontro al ministro si chiede – ha detto il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio – di convocare tutte le parti interessate, al fine di dirimere ogni ragionevole dubbio relativamente alle procedure propedeutiche alla realizzazione dell’opera”. Intanto il risultato è che dopo oltre dieci anni dall’inizio dell’iter approvativo, dopo che il concessionario ha soddisfatto tutte le prescrizioni impartite dal Consiglio Superiore delle Infrastrutture, dopo che il progetto ha ricevuto tutti i pareri favorevoli da parte di tutti gli organi competenti, compresi quelli espressi dal Consiglio Superiore delle Infrastrutture e della Corte dei Conti, ancora non arriva il “segnale politico” per inoltrare al Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture il dossier completo di approvazione del progetto, affinché sia sottoposto all’approvazione definitiva da parte del Cipe. “Infatti – dicono i sindaci – a seguito di tale approvazione, sarebbe cura e obbligo del concessionario redigere e consegnare, entro 4/5 mesi, al Mit il progetto esecutivo e dare, cosi, inizio ai lavori, che si concluderebbero entro i successivi 43 mesi”.