Catania, 36 miliardi di profitti, 210 lavoratori usa e getta. Pfizer. La Uil grave per tutti i lavoratori

Catania, 36 miliardi di profitti, 210 lavoratori usa e getta. Pfizer. La Uil grave per tutti i lavoratori

CATANIA –      “36 miliardi di profitti, 210 lavoratori usa e getta. Pfizer, c’è una logica in questa follia?!”. La frase spicca da oggi pomeriggio in uno striscione appeso ai balconi della Uil su via Sangiuliano. Vuole richiamare l’attenzione dei cittadini alla vertenza provocata dalla multinazionale con l’invio della lettera di mobilità per 130 dipendenti dello stabilimento cittadino e l’annuncio che non saranno rinnovati i contratti per 80 interinali e stagionali. Molti di loro, operai “di lungo corso” con prestazioni in somministrazione.

Stamattina, la segretaria generale della Uil etnea Enza Meli è rimasta a lungo dinanzi al sito Pfizer nella zona industriale incontrando lavoratrici e lavoratori. L’esponente del “Sindacato dei Cittadini”, che martedì parteciperà al sit-in del personale di Pfizer a viale Vittorio Veneto in concomitanza con il confronto azienda-sindacati, afferma: “Alcuni precari, uscendo dalla fabbrica a fine turno, hanno riferito che gli era stato chiesto di liberare gli armadietti entro venerdì, mentre per i dipendenti a tempo indeterminato si propone l’alternativa fra un trasloco forzoso con la famiglia ad Ascoli e la perdita del posto di lavoro. E molti raccontano di aver visto i colleghi in lacrime”. “Sono indignata – conclude Enza Meli – per le scelte di Pfizer, che qui dovrebbe investire e invece taglia. Ma fa rabbia anche il silenzio del governo nazionale e di quello regionale. Cosa deve succedere ancora perché qualcuno si ricordi di Catania e dei catanesi che rivendicano non  elemosine ma lavoro, dignità e rispetto?”.

Oggi, intanto, il segretario nazionale Uiltec Paolo Pirani è intervenuto nel corso della trasmissione “Sportello Italia” di Rai Radio1 per parlare del “caso-Pfizer Catania”. Pirani ha, tra l’altro, dichiarato: “L’azienda ha due siti in Italia. Uno, ad Ascoli, viene potenziato. L’altro, quello catanese, è progressivamente ridimensionato. Sono logiche che vanno al di là delle valutazioni sulle persone. Non è un caso che nell’avvio della procedura si fa esplicitamente riferimento a un progetto globale, chiamato Imex, per l’applicazione di un modello predefinito di organizzazione con procedure atte a creare il maggior profitto aziendale a discapito, spesso, dei lavoratori”. “Così – ha aggiunto Pirani – nel momento in cui è venuta a cessare una commessa cinese per la fornitura di antibiotici, la Pfizer ha preferito dismettere due linee di produzione anziché procedere a una riconversione dello stabilimento. Esclusivamente, logica del profitto”.

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