CATANIA – “Io volevo vivere”, il cortometraggio realizzato dagli studenti del Liceo “Vittorini – Gorgia” di Lentini, nell’ambito del concorso nazionale del Moige “Mano al volante occhio alla vita” è stato proiettato, domenica sera, all’interno della seconda edizione di “Cortometraggio Lungomare Fest”, a cura di Davide Catalano, direttore artistico di Corti in Cortile Festival di cortometraggi e Cateno Piazza, direttore artistico di Catania Film Fest – Gold Elephant World. La rassegna è stata inserita all’interno dell’evento Lungomare Fest Catania, promosso dal Comune di Catania, assessorato alla Cultura, in collaborazione con le associazioni Visionearte e Unieventi. Il cortometraggio, ideato dalla professoressa Lucilla Fisicaro, docente di Scienze motorie del Liceo Scientifico “Vittorini – Gorgia”, che ha già vinto il primo premio al concorso nazionale promosso dal Mogie,approfondisce il tema della incidentalità stradale correlata all’uso di alcol e droghe. Gli studenti, coinvolti nel progetto, dopo una preparazione teorica e un’adeguata formazione dedicata alla prevenzione di ogni forma di incidentalità stradale causata dalla guida in stato di alterazione psicofisica per l’uso di alcol-droga,hanno realizzato il cortometraggio. Le riprese sono state effettuate utilizzando diverse location del territorio .Gli studenti – attori sono: Simona Mugno, Francesco Nibali, Simona Pontillo, Emanuele Trovato, Claudia Gatto, Claudia La Ferlita, Marco Scala, Gloria Maria Fiorito delle classi VA, VB,VC,IVP,VP. Il cortometraggio è stato apprezzato dal pubblico presente, con un lunghissimo applauso finale, e dai due direttori artistici Davide Catalano e Cateno Piazza, che si sono complimentati con la professoressa Lucilla Fisicaro per il messaggio che è stato consegnato ai giovani e alle famiglie. L’esperienza del set è stata raccontata dalla viva voce dalla docente, davanti ad un pubblico attento e molto interessato che ha spiegato, come il problema della incidentalità stradale correlata all’uso di alcol e droghe sia notevolmente cresciuta tra i giovani. “Con questo lavoro -ha detto la professoressa Lucilla Fisicaro – abbiamo coinvolto i ragazzi a trasmettere un messaggio alla vita evitando gli abusi all’ alcol e droga”.