CATANIA – Al termine di una riunione in videoconferenza dei gruppi dirigenti delle due organizzazioni, il segretario generale della Uila Sicilia Nino Marino e Natale Mascellino, presidente regionale della confederazione produttori agricoli-Copagri che associa 26 mila imprese nell’Isola, hanno sottoscritto un’intesa in cui si condivide l’appello lanciato recentemente dal sindacato per il rispetto del Testo unico sulla Salute e la Sicurezza dei Lavoratori. In particolare vengono richiamati gli obblighi per la limitazione dei pericoli, sempre più attuali, derivanti da temperature e tassi di umidità eccessivi.
L’Esecutivo Uila, oltre a rivolgersi nelle scorse settimane alle imprese, aveva anche chiesto al presidente della Regione Nello Musumeci “provvedimenti simili a quelli assunti per il secondo anno consecutivo dal presidente della Regione Puglia in materia di attività lavorativa svolta nei campi e nelle serre in condizioni di esposizione prolungata al sole”. L’ordinanza del governatore pugliese, Michele Emiliano, prescrive tra l’altro l’interruzione di ogni attività dalle 12.30 alle 16 fino al 31 agosto quando i bollettini meteo definiscono alto il pericolo di ondate di calore. Ora, Copagri sostiene “con Uila Sicilia la richiesta al governo regionale e al suo presidente perché vengano definite misure a difesa della salute dei lavoratori, nonché a sostegno delle aziende virtuose impegnate nel rigoroso rispetto delle norme per la prevenzione dei rischi da colpo di calore”.
Nel documento firmato da Marino e Mascellino, infine, si evidenzia “l’utilità di azioni sinergiche delle parti sociali per la promozione della qualità etica e legale delle produzioni agricole”, quindi viene assunto un impegno comune per la diffusione di linee-guida utili a prevenire i rischi da colpo di calore. In particolare, viene raccomandata “l’attenta valutazione delle condizioni meteo e la conseguenziale programmazione delle attività a maggiore fatica fisica in orari mattutini e preserali, la concessione di soste ripetute nelle ore più calde ai lavoratori impegnati nelle serre, la presenza di zone ombreggiate e la garanzia di pause di almeno un quarto d’ora ogni ora”. Copagri e Uila Sicilia, altresì, ribadiscono “la vitale necessità di formazione e sorveglianza sanitaria come preziosi strumenti salvavita”.