Catania, domani, alle 10,  sit in del Coordinamento “No Armicci”davanti alla sede della Sicula Trasporti per dire NO alle discariche

Catania, domani, alle 10, sit in del Coordinamento “No Armicci”davanti alla sede della Sicula Trasporti per dire NO alle discariche

CATANIA – “Le vicende giudiziarie dei Leonardi e l’affidamento agli “amministratori giudiziari” non hanno cambiato di una virgola lo stato di fatto: un’enorme discarica, quella di Grotte San Giorgio –Bonvicino, con impianti annessi in contrada Coda Volpe che inquinano territori, producono emissioni pestilenziali che – nell’indifferenza delle autorità preposte ai controlli – ammorbano gli abitanti di Villaggio Primo Sole, Contrada Coda Volpe e Vaccarizzo”. Lo hanno detto i componenti del coordinamento “No discarica Armici” che domani, alle 10 promuoverà un sit in davanti l’ingresso degli impianti della società Sicula Trasporti in contrada Coda Volpe difronte agli ingressi. Un sit in per sensibilizzare le istituzioni affinchè avviano politiche per la tutela del territorio e della salute dei cittadini. “Come se non bastasse, sullo stesso territorio pende ancora il progetto, presentato sempre dai Leonardi, di un inceneritore (chiamato termovalorizzatore per gassificazione) che ha visto, tra gli altri, – si legge nella nota – complice anche il comune di Catania che ha già dato il proprio benestare. E intanto continua il conferimento di munnizza da oltre 200 comuni siciliani e continua il business dei rifiuti (adesso gli amministratori giudiziari hanno tra l’altro il compito di mantenere la discarica “competitiva sul mercato”) a discapito di territori e salute degli abitanti. Il giorno 7 luglio la conferenza dei servizi che avrebbe dovuto decidere del raddoppio della discarica è stata sospesa e rinviata “a data da destinarsi”, “in attesa di acquisire, da parte degli organi ci controllo, i risultati delle ispezioni richieste dall’Autorità competente in materia di autorizzazione integrata ambientale”. Che significa? Cosa si aspetta a chiudere la discarica, il centro di biostabilizzazione e a cestinare definitivamente anche il progetto del termovalorizzatore per gassificazione? Cosa debbono ancora acquisire gli “organi di controllo”? Ma di quali “organi di controllo” si parla? E perché mai i dirigenti tecnici della Sicula Trasporti sono ancora lì a organizzare il traffico dei rifiuti? Il raddoppio della discarica e la progettazione di ulteriori impianti inquinanti si configurano dall’inizio alla fine come un atto criminale. Ancor più criminale è che non si proceda immediatamente alla chiusura della discarica in autotutela o in via preventiva dopo aver appurato sversamenti in mare e seppellimento in discarica dei rifiuti non trattati”.

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