Nei quattro appuntamenti del percorso di aggiornamento nazionale – sostenuto da Archigen e Boston Scientific, e patrocinato da Sici-Gise con l’accreditamento del ministero della Salute – si è discusso di molteplici tematiche: “Elettrocardiografia di base e monitoraggio del paziente in Cath Lab”; “Infezioni correlate all’assistenza in Cath Lab: nuove evidenze e sterilità. La sala ibrida”, “Le metodiche di imaging coronarico: IVUS” e “Trattamento delle stenosi coronariche calcifiche: nuove metodiche e tecniche consolidate per il personale tecnico infermieristico”.
I corsi hanno riposto alle esigenze di tutte le professioni sanitarie che, a vario titolo e ruolo, operano all’interno dei Laboratori di Emodinamica: un’opportunità di crescita e confronto che ha tenuto in considerazione le diverse esigenze professionali, unitamente allo sviluppo e ai cambiamenti degli scenari clinici. «La formazione online sviluppata dai colleghi siciliani nella nostra area di interesse, è stata nello stesso tempo una novità e una scommessa vinta – ha spiegato il responsabile Area Nursing & Technicians di Gise Matteo Longoni (San Raffaele, Milano) – Un’idea partita dalla Sicilia, che per la sua rilevanza scientifica ha attirato l’interesse nazionale. Il personale tecnico infermieristico è parte integrante nelle procedure cliniche ed è importante che accresca le proprie competenze. Crediamo fortemente negli eventi formativi di alto livello scientifico come quello che si è appena concluso: la numerosa partecipazione evidenzia una presa di coscienza che il professionista sta sviluppando. La formazione non può limitarsi solo a quella universitaria o all’attività interna alle strutture sanitarie, ma va condivisa con altri colleghi, per creare una sinergia tra le molteplici realtà e accrescere il know-how attraverso la rete».
Durante i corsi, che si sono svolti nei mesi di aprile, maggio e giugno, si è tenuto anche un live-case dall’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa – eseguita da Antonino Nicosia (direttore della Unità Operativa Complessa Di Cardiologia) e dal dott. Guido D’Agosta, commentato da discussant d’eccellenza come Marco Caruso (Civico – Palermo) e Alessio La Manna (vicepresidente GISE; Policlinico – Catania) – caso unico per un evento di formazione dedicato all’area nurse and tech, per coinvolgere gli iscritti nell’attività pratica: «È emerso il bisogno di formazione da parte della componente tecnico-infermieristica, cui abbiamo prontamente dato risposta – sottolinea Giovanni Coppola (Umberto I, Siracusa), delegato Area Nursing & Technicians Gise e responsabile scientifico dell’evento insieme a Giuseppe Raneri (Sant’Antonio Abate, Trapani) – abbiamo fornito il punto di vista scientifico della nostra Società di Cardiologia Interventistica, con un documento che contiene spunti di riflessione e strumenti di lavoro per la formazione nei Cath Lab. Durante gli incontri, inoltre, sono stati trattati tutti gli aspetti legati alle attività assistenziali e chirurgiche per innalzare ulteriormente i livelli di assistenza». L’investimento in formazione, dunque, quale scommessa per la diffusione di conoscenza, grazie a una faculty tutta siciliana che ha decretato il successo dell’iniziativa. Faculty: Benedetta Arena (Papardo – Messina), Claudia Artale (Umberto I – Siracusa), Ornella Campanella (ISMETT – Palermo), Giancarlo Cappello (ISMETT – Palermo), Marco Caruso (Civico – Palermo), Chiara Cascone (Giovanni Paolo II – Ragusa), Marco Contarini (Delegato regionale Sici GISE; Umberto I – Siracusa), Giovanni Coppola (Delegato Area Nursing & Technicians GISE; Umberto I – Siracusa), Giuseppe De Luca (Policlinico – Catania), Vincenzo Di Majo (ISMETT – Palermo), Giuseppe Gallo (ISMETT – Palermo), Roberta Gerasia (ISMETT – Palermo), Alessio La Manna (Vicepresidente GISE; Policlinico – Catania), Matteo Longoni (Responsabile Area Nursing & Technicians GISE; S. Raffaele – Milano), Antonina Lo Piccolo (Cervello – Palermo), Gianfranco Marano (Policlinico – Catania), Antonino Nicosia (Giovanni Paolo II – Ragusa), Giuseppe Raneri (S. Antonio Abate – Trapani), Luca Romano (Umberto I – Siracusa), Matteo Scalia (Policlinico – Catania), Alessandro Scarantino (S. Elia – Caltanissetta), Antonino Scardamaglia (Villa Sofia – Palermo), Andrea Vago (Ingegnere Biomedico – Milano), Giampiero Vizzari (G. Martino – Messina).