Catania,  il 73° Convegno Nazionale di Studio “Quid est veritas? La dialettica verità-certezza  nell’esperienza giuridica”. da Venerdì a Domenica ai Benedettini

Catania, il 73° Convegno Nazionale di Studio “Quid est veritas? La dialettica verità-certezza nell’esperienza giuridica”. da Venerdì a Domenica ai Benedettini

CATANIA – “Quid est veritas? La dialettica verità-certezza nell’esperienza giuridica””. E’ il tema del 73° Convegno nazionale di studio che si svolgerà da venerdi a domenica, nell’auditorium dei Benedettini dell’Università di Catania. Il convegno è organizzato dall’Unione Giuristi Cattolici Italiani, UGCI,
Ad aprire il convegno venerdì 24 novembre alle 15.30 i saluti inaugurali tra cui quello di Salvatore Di Salvo, Segretario nazionale Unione Cattolica Stampa Italiana e Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.
Dopo i saluti il convegno andrà avanti con quattro interventi di altissimo livello a partire da quello del cardinale Francesco Coccopalmerio, consulente ecclesiastico centrale dell’UGCI, sul tema “Verità e certezza del diritto nella peculiare esperienza del diritto canonico”. Seguiranno poi la Relazione generale introduttiva, a cura del Prof. Nicolò Lipari, Emerito di Istituzioni di diritto privato alla Sapienza Università di Roma, già Senatore della Repubblica, e gli interventi del Prof. Francesco Viganò, Giudice costituzionale, su “Verità e giustizia riparativa” e del Prof. Agatino Cariola, Ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Catania, su “Verità versus potere”.
La giornata successiva, sabato 25 novembre, si aprirà alle 9 con la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Coccopalmerio al Monastero San Benedetto, Catania, via Crociferi, e proseguirà con la sessione antimeridiana (dalle 10 alle 13) del Convegno che prevede le seguenti relazioni: Verità e certezza nell’esperienza costituzionale, del prof. Stelio Mangiameli, Ordinario di Diritto costituzionale all’Università degli Studi di Teramo; La “Conoscenza” del fatto e del diritto: la dialettica tra verità e certezza nell’esperienza del processo amministrativo, del pres. Filippo Patroni Griffi, Giudice della Corte costituzionale; La dialettica verità-certezza nella dottrina processualistica italiana a cavallo tra la fine della Prima Guerra mondiale l’avvento della Repubblica: Calamandrei, Carnelutti, Satta, Capograssi con interventi della prof.ssa Roberta Tiscini, Ordinario di Diritto processuale alla Sapienza Università di Roma: Giudice e avvocati nella riflessione di Piero Calamandrei (a settant’anni da ‘Processo e democrazia’) e del prof. Andrea Panzarola, Ordinario di Diritto processuale civile all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata: Certezza e verità nella riflessione di Piero Calamandrei (a settant’anni da ‘Processo e democrazia’).
Alle 13 il Concerto offerto dal Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania.
La sessione pomeridiana (dalle 15.30 alle 18.30) del Convegno prevede le seguenti relazioni: Quid est veritas? Profili applicativi nel diritto civile, del prof. Paolo Papanti Pelletier, Ordinario di Diritto civile all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata; La bellezza della giustizia: in difesa dell’obbligo di verità delle parti, del Prof. Marco Gradi, Associato di Diritto processuale civile all’Università degli Studi di Messina; Giustizia per i crimini internazionali: l’esperienza delle commissioni per la verità e la riconciliazione, del Prof. Salvatore Zappalà, Ordinario di Diritto internazionale all’Università di Catania.
Domenica 26 novembre, la sessione conclusiva del Convegno (dalle 9.30 alle 11.30) vedrà i seguenti interventi: Il processo penale: tra verità processuale e ricostruzione storica (la trattativa Stato mafia) dell’avv. prof. Alessandro Benedetti, Diritto penale dell’economia all’ Università Europea di Roma, Relazione di diritto processuale penale, del prof. Franco Coppi, Emerito di Diritto penale alla Sapienza Università di Roma; Verità, Certezza, Trasparenza e Prevedibilità: le sfide della digitalizzazione e dei Big Data, del prof. Giuseppe Busia, Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC); Verità, certezza e giustizia. Coordinate per il giurista cattolico, del card. Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.
Alle 12 il cardinale Dominique Mamberti presiederà la concelebrazione eucaristica nella Cattedrale di Sant’Agata V.M. Catania, piazza Duomo. La partecipazione al 73° Convegno Nazionale di Studio dà diritto a nove crediti formativi.

L’Unione Giuristi Cattolici Italiani (UGCI) nasce nel secondo dopoguerra, su impulso di personalità quali Giuseppe Capograssi e Francesco Carnelutti, anche in ragione della profonda crisi di coscienza avvertita allora da molta parte dei giuristi italiani di fronte alle sconcertanti esperienze di violenza e di barbarie cui aveva condotto in vari Paesi l’avventura totalitaria, e che erano state favorite dall’affermazione nel tempo di dottrine giuridiche – quali ad esempio il positivismo giuridico – profondamente anticristiane, e quindi antiumane. Come altre associazioni cattoliche professionali, l’Unione Giuristi Cattolici Italiani sorge per iniziativa dell’Azione Cattolica Italiana, che si serve allo scopo del Movimento Laureati di Azione Cattolica. Essa inizia la sua autonoma attività nel 1948, a seguito dell’approvazione di uno Statuto provvisorio e della nomina del Comitato Provvisorio Centrale. Negli anni successivi al Concilio Vaticano II, dopo la riforma dell’Azione Cattolica Italiana che segue la sua “scelta religiosa”, vengono meno i legami dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani con questa e con il Movimento Laureati, ora Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC). Nel corso degli anni, sono stati Presidenti Centrali dell’UGCI: Giuseppe Capograssi, Francesco Santoro Passarelli, Antonio Segni, Pietro Gismondi, Sergio Cotta, Giuseppe Dalla Torre, Francesco D’Agostino. Attualmente ne è Presidente Centrale Damiano Nocilla, rieletto recentemente al suo secondo mandato. Nel laicato cattolico, l’Unione Giuristi Cattolici Italiani è la prima e unica associazione a carattere nazionale, che, senza interruzioni e per un periodo tutt’altro che breve, abbia riunito gli esperti di diritto con tutte le qualificazioni professionali: all’atto della sua costituzione si è attribuita uno Statuto, soggetto ad approvazione del Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, che indica quale scopo quello di contribuire all’attuazione dei principi dell’etica cristiana nell’esperienza giuridica.

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