CATANIA – Oltre 10mila persone, tra bambini e genitori, in questi giorni hanno reso omaggio alla Sant’Agata sorridente di Librino. Il suo volto, plasmato nella ceramica, guarda con amore e gioia alla gente del quartiere, accorsa per rivolgerle una preghiera, per richiedere protezione, per riporre nella Martire fiducia e speranza. E continua il pellegrinaggio in questi giorni, anche dopo la fine di quella lunga processione che ha visto in festa la città di Catania.
«Questo dono da parte del maestro Antonio Presti ci riempie di gioia – sottolinea Laura Ficarra, mamma che ha partecipato con la figlia ai laboratori organizzati dalla Fondazione Fiumara d’Arte – ogni mattina passo davanti la Porta delle Farfalle e mi commuovo». Tu che splendi in Paradiso coronata di vittoria, o Sant’Agata la gloria per noi prega, prega di lassù. Proprio come recita l’Inno a Sant’Agata, così gli alunni delle scuole hanno cantato a cielo aperto per festeggiare il loro incontro con la Vergine.
«Non smetterò mai di ringraziare Presti per quello che ha fatto e continua a fare per questo territorio – commenta Katia Paradiso, mamma di Roberta e Adriano – faremo di tutto per cercare di far conoscere al mondo intero l’opera portata avanti dal maestro, che con tutte le sue forze sta cercando di valorizzare Librino e le sue famiglie, troppo spesso etichettate da stereotipi». È un vero e proprio plebiscito: non c’è cittadino che non abbia rivolto un pensiero di devozione ad Agata: «Un onore avere la Santa qui con noi, e averla tutto l’anno – continua Claudia Musumeci, mamma delle gemelle Giada e Chiara – ci vorrebbero più persone come Presti, pronte a donarsi e a diffondere Bellezza nei cuori. Grazie a lui i nostri bambini sono vivi, felici di poter contribuire e costruire un futuro diverso: il loro sorriso è illuminato proprio come quello di Sant’Agata».
Il mecenate nei giorni scorsi ha accompagnato le scolaresche lungo la nuova “Porta delle Farfalle”, dove continuano i lavori per l’allestimento di oltre 50 opere monumentali, realizzate dagli artisti, dalle famiglie e da oltre 15mila bambini delle nove scuole della periferia etnea. Continuando a educare alla Bellezza, ha condotto i giovani lungo un viaggio che si snoda tra arte e devozione, per lasciare una traccia nei loro cuori. «Ho voluto fortemente posizionare le due opere dedicate dalla Patrona della città, prima dei festeggiamenti del 5 febbraio – spiega Antonio Presti – una corsa contro il tempo per omaggiare i cittadini e la Santa. “Anelante di palpiti sacri, si diffonde la gioia nel cielo e all’ombra del mistico velo, sorga l’inno festoso dei cuor”. Inneggiare insieme ai bambini, sotto il cielo di Librino, ha assunto per me, per noi, un significato che ha racchiuso l’eterno splendore della Fede. Abbiamo ripercorso la sua storia, abbiamo sentito il suo abbraccio, abbiamo accolto il suo messaggio. Sono davvero emozionato: la tappa agatina di questo mio lungo percorso d’Amore ha riempito il quartiere di festa. Queste sculture monumentali diverranno come altari, per una preghiera contemporanea che tutta la comunità rivolgerà all’Amata, consegnando a lei tutte le speranze di futuro».