CATANIA – Nell’ambito dell’intensificazione dell’azione di prevenzione disposta dal Comando Provinciale di Catania, volta a contrastare l’illegalità diffusa, i Carabinieri di Catania stanno svolgendo una serie di mirati servizi nel centro storico, anche per arginare il pervasivo fenomeno dei parcheggiatori abusivi nelle piazze e in tutti quei luoghi adibiti a parcheggio, al fine di garantire ed innalzare la percezione di sicurezza reale e percepita nella popolazione.
In tale ottica, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Catania, coordinati dalla Centrale Operativa, di propria iniziativa, hanno deciso di stazionare nelle principali piazze del centro di Catania osservando, con attenzione, gli automobilisti in ingresso e in uscita dagli stalli di sosta, con l’obiettivo di intercettare eventuali “volontari” per le manovre.
Non è passato molto tempo dall’inizio del servizio fino a quando, in piazza Europa, un equipaggio ha sorpreso, solo dopo qualche minuto di osservazione, un giovane, poi identificato per un 22enne catanese, proprio mentre stava esercitando abusivamente la professione di parcheggiatore in piazza nelle aree di parcheggio comunale.
Il parcheggiatore, già noto alle Forze dell’Ordine per passate vicende giudiziarie, subito bloccato dai militari dell’Arma, ha anche tentato di giustificare la sua “attività”, spiegando che stava semplicemente racimolando, in maniera bonaria, qualche spicciolo aiutando gli automobilisti nelle difficili manovre di parcheggio.
I Carabinieri, che ovviamente non hanno creduto alle scuse accampate dal l’uomo, hanno subito avviato i previsti accertamenti scoprendo che vi era, sul suo conto, un provvedimento emesso dall’Autorità di Pubblica Sicurezza, di divieto di accesso per un anno alle aree adibite a parcheggio di piazza Europa, delle aree comprese nella zona di viale Alcide De Gasperi e in prossimità delle fermate AMT.
In effetti, il provvedimento era stato notificato al giovane 22enne in quanto recidivo, poiché sorpreso in altre occasioni durante l’espletamento della sua “professione” non autorizzata. Questa ultima condotta illecita però, gli è valsa una denuncia, all’Autorità Giudiziaria