CATANIA – Nei primi undici mesi di quest’anno la polizia postale di Catania ha trattato oltre 1.100 casi di truffe online, con vittime anche minori, e di cui oltre il 60% è costituito, come tipologia, proprio dalle truffe in ambito commercio elettronico, per l’acquisto di beni e servizi immobiliari legati all’affitto di case vacanze fantasma. Solo in questi ambiti criminali sono stati sottratti quasi 500mila euro, per i quali sono state denunciate piĂ¹ di 370 persone e sequestrati alcuni spazi virtuali. Per questo il Centro operativo per la sicurezza cibernetica della polizia postale di Catania ha deciso di scendere in campo per la protezione degli acquisti dei regali di Natale con consigli pratici e suggerimenti utili per acquistare in rete con maggiore tranquillitĂ in un periodo in cui il fenomeno delle truffe sembra acuirsi, complice anche la corsa ai regali e ai pacchetti vacanze a bassissimo costo. â€œĂˆ evidente che acquistare in rete rappresenti non solo una comoditĂ ma anche un modo per risparmiare ma la truffa puĂ² essere sempre dietro l’angolo – dichiara Marcello La Bella dirigente del Centro operativo Sicilia orientale della polizia postale – e per questo motivo intendiamo assistere i cittadini di tutte etĂ sulla sicurezza in rete, per prevenire o limitare possibili rischi, anche attraverso alcune azioni semplici e immediate come un opuscolo il cui contenuto offre alcuni utili consigli e pratici suggerimenti per muoversi tra i negozi online.»  La truffa classica è ben rappresentata da uno dei tanti casi su cui la Polizia Postale ha indagato. «L’inserzione è su un sito tra i piĂ¹ utilizzati dagli utenti e l’inserzionista sembra serio e affidabile. Il bene in vendita ha un costo interessante. Il venditore «sposta» la trattativa in sede privata. E qui scatta la «trappola». Sfuggendo alle verifiche della piattaforma fa effettuare il pagamento con la ricarica di una carta prepagata. L’ottima occasione legata al prezzo estremamente conveniente nascondeva perĂ² la truffa: il regalo non arriverĂ . Prima regola, utilizzare software e browser completi ed aggiornati: il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare perchè ogni giorno nuove minacce possono renderlo vulnerabile. E ancora: dare la preferenza a siti certificati o ufficiali. In rete, infatti, è possibile trovare ottime occasioni ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto che si intende acquistare, è meglio verificare le recensioni pubblicate da altri utenti attraverso un comune motore di ricerca. Potrebbe infatti trattarsi di un falso sito o rivelarsi una truffa. La Polizia postale ricorda quindi che un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio: dunque, il terzo consiglio è quello di, prima di completare l’acquisto, verificare che sul sito siano presenti riferimenti quali un numero di partita Iva, di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Quarto punto del decalogo anti-truffe, è «leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti», a cui segue quello per cui «su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online». Altri consigli sono poi quelli di utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili, di non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing – ossia nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola – e di tenere a mente che un annuncio ben strutturato è piĂ¹ affidabile. Infine, con il decalogo si consiglia di diffidare di un oggetto messo in vendita a un prezzo irrisorio, e di dubitare di chi chiede di esser contattato al di fuori della piattaforma di annunci con e-mail ambigue, nonchè di chi ha troppa fretta di concludere l’affare. Il vademecum è disponibile sul sito della Polizia di Stato, sul portale del Commissariato di Pubblica sicurezza on line e sulle relative pagine Facebook e Twitter.