CATANIA – “Unfit to rule”. Questa espressione fu usata molti anni fa dal settimanale “The Economist” con riferimento a Silvio Berlusconi. Inadatto a governare il paese. Oggi la stessa espressione può essere utilizzata nei confronti del Sindaco di Catania. “Unfit to rule the city”. Inadatto a governare la Città. Attaccato, pesantemente, dalla sua maggioranza, sulla riduzione di fondi destinata all’assistenza alla disabilità, lascia l’aula visibilmente contrariato, ma evita di assistere ad uno spettacolo indecoroso. Su una delibera illustrata dall’assessore al bilancio sul contratto di fornitura di energia elettrica alle scuole, agli impianti sportivi e agli edifici comunali, che avrebbe garantito un consistente risparmio di risorse, la maggioranza del consiglio – FdI, Prima l’Italia, FI e Mpa – lascia in blocco l’aula prima della votazione. Nessuna questione di merito ovviamente. Solo schermaglie interne legate forse alle nuove nomine nelle partecipate. Un segnale al sindaco e alla giunta che evidentemente non soddisfano appieno i desideri della maggioranza. Il sindaco dovrebbe trarne le conseguenze, ma forse da Roma glielo impedirebbero. Questa destra che vuole rifare la storia rischia solo di fare storielle da raccontare sui social. Nel frattempo l’aula è rinviata di 24 h, con conseguenti costi legati a una nuova seduta. E in un momento in cui si parla di tagli ai servizi sociali, la circostanza appare paradossale e irrispettosa, perché perfettamente evitabile.