Se guardiamo al mondo di oggi più di una preoccupazione sorge nei nostri cuori. Lo “spettacolo” che ci fornisce la terra è assolutamente negativo. Ogni angolo del mondo ha il suo bel carico di problemi. E tutti questi problemi sembrano sul punto di travolgerci. Abbiamo la netta sensazione che non ci sia più speranza. Un destino ineluttabile sembra propendere le sue mani sul mondo intero. Eppure abbiamo il dovere come cristiani di operare affinché tutto ciò non accada. Nel nostro DNA c’è il verbo della pace. Pace – è bene sottolineare – che non significa assenza di guerre. Ma ben altra cosa. Significa costruire ogni giorno, anzi ogni minuto, una cultura che ponendo al centro l’uomo stesso – creato ad immagine e somiglianza di Dio – lo conduca ad un percorso di santità. Questo è il vero significato del termine Pace. Mediante la Santità l’uomo obbedisce ai dettami di nostro Signore e si adopera di applicarli ogni giorno nel quotidiano. Certo non è un’opera facile. Chi è cristiano nel più autentico senso del termine avrà da superare degli ostacoli dovuti alla secolarizzazione del mondo attuale, ma il segreto di ogni cristiano è che ha un alleato speciale: Dio stesso. Con Dio al suo fianco il cristiano riuscirà, senza difficoltà e momenti bui, a illuminare il mondo perché egli stesso è un portatore di luce. Il cristiano non fa conti personalistici in quanto tutto rivolto a Nostro Signore. Per lui pace significa amore nei confronti degli altri, aiuto, sostegno, carità, misericordia. E’ offrirsi all’altro senza richiedere nulla in cambio. L’unico vezzo per un cristiano è vedere che la sua opera porta buoni frutti nella vigna del signore. Pace, si c’è bisogno di pace… Non si possono più vedere quei bambini denutriti o violentati dalla guerra. Jamais plus.
