ROMA – Il presidente e il segretario nazionale dell’Ucsi Vincenzo Varagona e Salvatore Di Salvo hanno consegnato il volume “ComunICare” 20 giornalisti in dialogo con il Pontefice, edito dalla Libreria Editrice Vaticana con cui Ucsi ha raccolto i messaggi ai giornalisti e comunicatori di papa Francesco, commentati dalle maggiori firme giornalistiche italiane al presidente della Conferenza Episcopale Italiana cardinale Matteo Maria Zuppi e al segretario generale della Cei Mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e delegato episcopale delle Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale Sarda. La consegna è avvenuta sabato scorso, nel corso della Festa Nazionale di San Francesco di Sales, quest’anno celebrata a Cagliari. L’Ucsi Nazionale a Cagliari ha vissuto una delle sue pagine più belle, per una serie di motivi tra i quali l’incontro con il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e il segretario generale della Cei, Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari. Il volume “ComunIcare” è avvenuta a Lourdes in occasione dell’incontro internazionale dei Media Cattolici. Dopo Lourdes e Cagliari, il volume è stato presentato in un tour siciliano, a Patti, a Siracusa e a Messina, e poi eventi ad Ancona, nella comunità salesiana e a Monteprandone, nell’assemblea regionale Ucsi. In Sicilia il volume, curato da Vincenzo Varagona e Salvatore Di Salvo, è stato consegnato al presidente della Conferenza Episcopale Siciliana Antonino Raspanti, all’arcivescovo di Siracusa Mons. Francesco Lomanto, delegato episcopale per le Comunicazioni sociali della CeSi e all’arcivescovo di Messina Giovanni Accolla. Oggi “ComunICare” verrà presentato ad Ancona e poi eventi nella comunità salesiana e a Monteprandone, nell’assemblea regionale Ucsi. “ComunICare è stata l’ idea di ripetere l’esperimento di Desk, due anni fa, con modalità diversa: riunire i firmatari di ComunICare a Roma, in occasione della Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali e sviluppare questo laboratorio, in un percorso che ci accompagni, implementandolo, fino al Giubileo – hanno detto il presidente e il segretario nazionale dell’Ucsi – . Il caso ha voluto che l’incontro con i vertici Cei corrispondesse con il completamento del giro d’Italia Ucsi nelle regioni, con l’incontro con le rispettive associazioni. È stato un momento molto intenso, anche perché non è cosa di tutti i giorni avere occasione di confronto con i vertici Cei per tutta una mattinata. Altro motivo forte, la prima presentazione italiana (due giorni prima era avvenuta a Lourdes, nell’incontro internazionale dei media cattolici) di ComunicICare, il volume edito insieme allaLibreria Editrice Vaticana con cui Ucsi ha raccolto i messaggi ai giornalisti e comunicatori di papa Francesco, commentati dalle maggiori firme giornalistiche italiane”. “ Insomma – ha aggiunto il presidente nazionale dell’Ucsi Vincenzo Varagona- davvero un concentrato di opportunità ed eventi straordinario. È stato molto bello vedere il cardinale e l’arcivescovo in attento ascolto di quanto Ucsi ha fatto, sta facendo e intende fare. Se a Lourdes la parola chiave è stata “Bouleversement”, stravolgimento, perfettamente in linea con quanto il papa chiede e con quanto l’Ucsi si sta impegnando a fare, a Cagliari il cardinal Zuppi, con il suo stile, serio e ironico, ha aggiunto le sue considerazioni: “i vostri influencer siano i poveri!”. A Lourdes la Federazione internazionale ha deciso di creare una sezione italiana del Premio Jacques Hamel, il religioso assassinato in chiesa a Rouen nel 2016: un riconoscimento alla disponibilità Ucsi di mettersi in rete, in un percorso che ci accompagna al Giubileo 2025. Molto toccante la testimonianza della sorella di padre Hamel, Rosalyne: “IL mio problema, ha affermato rispondendo ad alcune domande, non è perdonare gli assassini di mio fratello, ma riuscire a pregare insieme a loro, condividere i rispettivi dolori…” “Il cardinal Zuppi, ancora, ha richiamato i giornalisti ad essere comunità, – hanno aggiunto il presidente e il segretario nazionale dell’Ucsi Vincenzo Varagona e Salvatore Di Salvo – a non lasciarsi sorprendere dalle insidie dell’intelligenza artificiale: “La vita non è touch, proponete uno stile nuovo”. L’Ucsi ha voluto cogliere questa sfida, già da tempo: due anni fa ha riunito le maggiori firme del mondo cattolico, nella sede in via in Lucina, creando un laboratorio per capire come rispondere all’appello del papa sul cambiamento. Adesso, un passo avanti, proponendo lo stesso laboratorio “in uscita2, fuori dal perimetro del mondo cattolico. Così è nato ComunICare, scritto da 20 giornalisti, molti dei quali direttori di giornali nazionali non cattolici. ComunICare nasce come strumento di lavoro e di confronto, per prepararci al Giubileo in modo critico e intelligente. Dopo Lourdes e Cagliari, il volume è stato presentato in un tour siciliano, a Patti, a Siracusa e a Messina, e poi eventi ad Ancona, nella comunità salesiana e a Monteprandone, nell’assemblea regionale Ucsi. L’idea è di ripetere l’esperimento di Desk, due anni fa, con modalità diversa: riunire i firmatari di ComunICare a Roma, in occasione della Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali e sviluppare questo laboratorio, in un percorso che ci accompagni, implementandolo, fino al Giubileo”. Negli stessi giorni esce in libreria “La comunicazione cristiana nei social”, per Apalòs, firmato da Salvatore Di Salvo, segretario nazionale Ucsi.