di Emanuele Gentile
LENTINI – Ieri mi sono recato a Lentini. L’ho girata in lungo e largo. Mi ha dato l’impressione di una città sospesa, in attesa di nuova vita. Le strade vuote con pochissime macchine in giro. Solo dove insistono i supermarket qualche persona in più. Per il resto un profondo ed esteso silenzio. Si poteva ascoltare solo un leggero vento pomeridiano e il cinguettio degli uccelli. Eppure, di questi tempi, la città si animava come non mai per via della festività che denota la spiritualità lentinese. La Festa di Sant’Alfio. Ci sono state guerre, pestilenze, situazioni avverse, ma la Festa si è sempre fatta. Un modo per esprimere forza e coraggio. Quest’anno, invece, il Coronavirus ha deciso altrimenti. La sentita ricorrenza non si farà. Il popolo di Lentini dovrà stare a casa. Eppure, in moltissimi luoghi della città vi sono i vessilli di Sant’Alfio a ricordarci che la festa c’è. Nonostante tutto. Che i lentinesi ripongono in Sant’Alfio tutte le speranze per uscire da un periodo molto buio e travagliato. Sant’Alfio autentica guida spirituale per l’intero popolo di Lentini. Sapere che la Festa non sarà celebrata come da tradizione è un colpo al cuore. Lentini ai giorni d’oggi è così. Ho scritto poc’anzi una città sospesa. Il miglior modo di comprendere tale affermazione è osservare le foto di corredo a tale reportage. Si capisce molto meglio cos’è la Lentini di oggi. In questo anno terribile che sta provocando a tutti una serie infinita di criticità, sofferenza e tristezza. Buona visione, allora, delle foto di Lentini anno 2020.