ROMA – “Potrebbe verificarsi anche questa eventualita'”. Cosi’ Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanita’, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Protezione Civile, ha risposto alla domanda se sia possibile una proroga della chiusura prudenziale delle scuole per l’emergenza coronavirus “Si sono sospese le attivita’ fino al 15 marzo con la possibilita’ di riconsiderare e rimodulare la decisione in base allo scenario epidemiologico che verificheremo giorno per giorno”, ha proseguito Locatelli. “La situazione e’ in rapida evoluzione, solo monitorando costantemente l’evoluzione si puo’ cogliere bene come sta evolvendo la situazione ed eventualmente rafforzare le misure da adottare”, ha poi sottolineato il presidente dell’Istituto Superiore di Sanita’, Silvio Brusaferro. “La responsabilita’ di ognuno di noi e’ un fattore chiave, senza il quale le misure di carattere piu’ generale rischiano di essere inefficaci o meno efficaci. Facciamo un appello, tutti noi dobbiamo adottare dei comportamenti che magari ci possono creare qualche piccolo disagio. Ma affrontarlo vuol dire fare un servizio ai nostri vicini, alle nostre comunita’ e al nostro Paese”, ha aggiunto. Anche il premier Conte ha confermato che quella di prolungare lo stop è una possibilità , anche se non è questo il momento di parlarne. «Vedremo con l’avvicinarsi della scadenza, in questo momento non lo so neanche io, dobbiamo ragionare sempre nel segno dell’adeguatezza e della proporzionalità » dice. Le priorità in questo momento sono altre: il decreto con le misure economiche innanzitutto ma anche quelle a favore delle famiglie che devono far fronte alla sospensione dell’attività scolastica, con l’ipotesi dei voucher per le baby sitter e di un congedo straordinario per uno dei genitori. E c’è poi il problema dei tribunali, con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che sta valutando la sospensione delle udienze non urgenti in tutte le zone del Paese in cui si manifestano esigenze sanitarie.