SIRACUSA – E' stato accertato il terzo caso di Coronavirus nella provincia di Siracusa. Si tratta di un paziente rientrato da fuori, elemento che conferma l'assenza di un ceppo del virus nel siracusano. Il paziente era già ricoverato in un ospedale della provincia per altra causa. Accertata la positività al virus, il paziente è stato trasferito in un altro ospedale siciliano fuori dalla provincia di Siracusa. A questo punto è scattato il protocollo previsto, compreso la chiusura del reparto per la sanificazione. E' quanto è stato ufficializzato dall'assessorato regionale della salute e dal dipartimento regionale della Protezione civile, che ha trasmesso i dati al Ministero della Salute e al Dipartimento Nazionale di Protezione civile. Le autorità inviato i cittadini a rimanere a casa. Dovete stare a casa. Non è un invito, ma un imperativo. Bisogna partire da questo assunto per interpretare nella maniera più corretta le fortissime restrizioni alla vita di tutti noi contenute nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri valide su tutto il territorio italiano. Che limita innanzitutto gli spostamenti, non da comune a comune, ma all'interno di ogni centro, grande o piccolo, consentiti solo per motivi di lavoro, salute o necessità. Per tutto il resto, anche per le attività non espressamente vietate, per usare le parole del vademecum della polizia di Stato, facciamoci una domanda: "È davvero necessario?".Ci sono dunque dei divieti assoluti, come ad esempio lasciare la propria abitazione se si è positivi al virus, se si ha la febbre o se si è in quarantena fiduciaria, o di tenere aperti locali pubblici dopo le 18 o di effettuare manifestazioni di ogni genere, e ci sono delle disposizioni da interpretare nel modo più restrittivo possibile proprio perché l'obiettivo del decreto e della campagna informativa del governo è quello di far rimanere a casa fino al 3 aprile il maggior numero di gente possibile. I controlli, serrati, sono già cominciati e le forze dell'ordine hanno denunciato da un capo all'altro dell'Italia decine di persone trovate per strada senza alcuna giustificazione valida o che hanno contravvenuto ai divieti riunendosi in locali o persino partecipando a feste e funerali. E non è escluso di far ricorso all'esercito per intensificare i controlli.