LENTINI – Un piano straordinario di assunzione di medici, infermieri, tecnici, operatori socio-sanitari, amministrativi per coprire i vuoti di organico in tutti i reparti ospedalieri e nel Distretto Sanitario e di adeguamento delle attrezzature e dotazioni tecnologiche anche per potere aumentare i posti letto di Terapia intensiva e potere avere Autoambulanze medicalizzate; il recupero del finanziamento originariamente destinato al Distretto Sanitario per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile di piazza Aldo Moro, presidio indispensabile per il potenziamento della Medicina Territoriale e per realizzare un’efficace attività di prevenzione, evitando di caricare eccessivi oneri sull’Ospedale. Sono le proposte contenute in un documento a firma dei segretari del Pd di Lentini Italo Giordano, di Carlentini Sebastiano Carnazzo e di Francofonte Francesco La Rocca, del coordinatore del Comitato Sanità Pubblica Paolo Censabella , la Portavoce del M5S Maria Cunsolo, del segretario dell’”Articolo1” Alberto Commendatore e dell’avvocato Rosario Lo Faro che sono state inviate all’Assessore regionale alla sanità Ruggero Razza, al direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra, ai sindaci di Lentini Saverio Bosco, Carlentini Giuseppe Stefio e Francofonte Daniele Lentini. Il documento è stato condiviso nel corso di un incontro pubblico che si è svolto in modalità webnair promosso dalla sezione del Pd di Lentini. “Da vari giorni si registra un preoccupante aumento di contagi da Covid 19 nella zona di Lentini, Carlentini e Francofonte – si legge nel documento – , al pari di quanto accade negli altri comuni della provincia e della Sicilia. Le nostre strutture sanitarie sono stressate e i medici e gli operatori sono preoccupati perché, in assenza di un contenimento del contagio, diventerà problematico evitare il collasso. I cittadini sono giustamente allarmati. Da parte nostra occorre saper cogliere e rappresentare adeguatamente ciò che sta accadendo chiedendo alle Istituzioni locali che si mantenga alta la guardia e soprattutto la vigilanza nel rispetto delle norme sanitarie. Va affermato con chiarezza che prevenire è meglio che curare. Per vincere la dura battaglia contro la pandemia l’esercito principale deve essere costituito dai cittadini armati di buon senso che, senza farsi prendere dal panico, devono applicare e rispettare correttamente tutte le prescrizioni imposte dalle autorità sanitarie in modo da evitare l’affollamento del Pronto Soccorso e dell’Ospedale, che non può trascurare la cura delle altre patologie. A tutti gli operatori sanitari, del 118, medici di famiglia e quanti altri impegnati ed esposti giornalmente per tutelare la nostra salute, va il nostro ringraziamento e il nostro apprezzamento”. Il Comitato ha anche chiesto di prolungare gli orari delle U.S.C.A. di recente istituzione per le visite domiciliari in sinergia con i medici di famiglia che si sono resi disponibili previa fornitura dei D.P.I. presso le strutture pubbliche con l’ausilio del personale parasanitario già presente, la costituzione di una cabina di regia per un coordinamento efficace tra il Dipartimento di prevenzione, le U.S.C.A. e i medici di base che devono sentirsi operativamente integrati nell’organizzazione sanitaria e Valutare la possibilità di estendere l’attività di screening, come quello effettuato alla popolazione scolastica, ai lavoratori autonomi e dipendenti per evitare che singoli casi positivi possano diventare veicolo di ulteriore contagio. “Dobbiamo – continuano potenziare i servizi sanitari per gli anziani, a partire dalle R.S.A. per realizzare una capillare verifica dello stato di attuazione e della qualità dei servizi socio-sanitari erogati di competenza dei Comuni anche per verificare che le stesse strutture siano tutte a norma; – L’apertura di un reparto Covid19 all’interno dell’Ospedale di Lentini è motivo di preoccupazione sia per il rischio di promiscuità che ne deriva sia per le modalità con cui si sta procedendo; Infine si ribadisce la necessità e urgenza come non mai di avere costanti relazioni di confronto e dialogo sia con le Autorità sanitarie preposte sia con i Comuni della zona per costruire una ampia e condivisa barriera protettiva a salvaguardia della salute di tutti nostri cittadini”.