Covid, a Palazzo Chigi la “cabina di regia”: coprifuoco slitta di un’ora

Covid, a Palazzo Chigi la “cabina di regia”: coprifuoco slitta di un’ora

ROMA – Cabina di regia a Palazzo Chigi con Draghi e i capigruppo di maggioranza su situazione Covid e riaperture, mentre domani è in programma un vertice Governo-regioni sui parametri dei cambi colore. Il coprifuoco potrebbe slittare alle 23. Niente mascherine all’aperto quando ci saranno 30 milioni di vaccinati in Italia. Tre milioni di dosi di vaccino quelle in arrivo alle regioni questa settimana.

Resta dunque il coprifuoco, anche se dovrebbe essere posticipato molto probabilmente alle 23; il settore del wedding ripartirà a metà giugno mentre i centri commerciali potranno tornare ad accogliere clienti anche nei fine settimana forse già dal 22 maggio. E non è escluso che si arrivi ad una revisione dei parametri che determinano il cambio di colore delle Regioni: al posto dell’Rt diventerà determinante l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva. Si delinea il “pacchetto” di interventi che andranno a modificare il decreto, pacchetto che potrebbe essere esaminato nella cabina di regia tra le forze di maggioranza convocata da Palazzo Chigi.

Con la curva dei contagi e delle vittime che continua la lenta discesa, il progressivo svuotamento delle terapie intensive e la campagna di vaccinazione che ormai procede senza particolari intoppi, la linea dell’esecutivo resta quella di procedere nel programma delle riaperture.

Il wedding, ad esempio, dovrebbe ripartire il 15 giugno; e una data dovrebbe arrivare anche per le piscine al chiuso. Il centrodestra è in pressing per anticipare già a lunedì prossimo l’apertura dei ristoranti al chiuso e delle palestre (prevista invece per il 1 giugno), dei centri commerciali nei fine settimana – i 1.300 punti vendita sparsi in Italia abbasseranno le saracinesche per protestare proprio contro la prolungata chiusura – mentre per i parchi tematici si punta al primo giugno (ora fissata al primo luglio) ma difficilmente le richieste verranno accolte.

E’ molto probabile invece che ci sia un ragionamento sulla richiesta che arriva dalle Regioni di rivedere l’Rt: con il sistema in vigore, se si va sopra l’1 si passa automaticamente in arancione e con 1,25 in rosso. I dati attuali dicono che a rischiare il passaggio in arancione sono almeno in 3: Lombardia, Veneto e Campania. «A partire dalla prossima settimana l’Rt rischia di aumentare e ci potranno essere nuove zone arancioni – conferma l’analisi del Gimbe – ma se il governo dice che le riaperture sono irreversibili a questo deve corrispondere un cambiamento dei parametri».

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