Calano le cifre, gli indicatori per la seconda settimana sono positivi e la Sicilia da lunedì torna in zona gialla. Riaprono bar e ristoranti a pranzo e a cena all’aperto. Tirano un sospiro di sollievo le categorie che più hanno sofferto in questi mesi a causa delle restrizioni dovute al coronavirus e i siciliani potranno spostarsi al di fuori del proprio comune senza giustificarne il motivo. Dopo la firma del decreto da parte del ministro Roberto Speranza, si attende la relativa ordinanza del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci. “Dopo tante sofferenze si torna finalmente a respirare – ha commentato già ieri il governatore – e provo gioia soprattutto per gli operatori economici, coloro cioè che più hanno finora sofferto. Teniamoci caro questo risultato, con senso di responsabilità e con il rispetto verso le norme di prevenzione. La battaglia finale si vince solo quando tutti i siciliani si saranno accostati al vaccino».
Il presidente al contempo invita comunque tutti alla prudenza, il “liberi tutti” non deve equivalere all’abbandono dei dispositivi di sicurezza e delle regole, che restano sempre in atto, per contenere il contagio che nell’Isola si sta attenuando ma è ancora presente (nel bollettino di ieri ancora 573 nuovi positivi). Anche l’invito a vaccinarsi resta per il presidente Musumeci sempre valido. Negli ultimi due giorni è stato toccato un piccolo record: con l’apertura delle somministrazioni ai cinquantenni, sono stati infatti quasi 100.000 i vaccini inoculati negli hub dell’isola. Alle 20.30 di ieri erano state superate le 50 mila dosi, di cui oltre 34 mila alla prima vaccinazione. A Catania, l’hub di via Forcile nell’ex mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena, ha lavorato a ritmo serrato con oltre 2.600 persone che, sempre ieri, si sono presentate per essere vaccinate. L’enorme afflusso ha anche creato qualche ritardo, ma fisiologico, dal momento peraltro che in tanti arrivano in anticipo rispetto all’orario di prenotazione.