La grave crisi economico-finanziaria che sta vivendo il Libero Consorzio Comunale, è stata al centro di un lungo confronto, durato quasi tre ore, tra il Commissario straordinario, ing. Antonino Lutri, affiancato dai dirigenti e i rappresentanti sindacali delle segreterie provinciali.
Quasi tre ore nel corso delle quali l’ing. Lutri ha illustrato ai sindacati qual è attualmente la situazione finanziaria dell’Ente.
Diciamo subito che al termine del confronto è stata presa una decisione condivisa che ha un obiettivo ben preciso: garantire i servizi ai cittadini e salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti dell’Ente e di Siracusa Risorse e pagare gli stipendi.
Per questo motivo il Commissario e i sindacati si sono trovati d’accordo sull’esigenza di chiedere al Prefetto di convocare, per venerdì prossimo, la deputazione nazionale e regionale e i rappresentanti sindacali provinciali proprio allo scopo di dare attuazione alle soluzioni condivise con il trasferimento delle risorse finanziarie già stanziate ma non ancora pervenute. Da qui la mancata erogazione di servizi importanti, a partire da questa settimana, il mancato rinnovo del contratto pieno alla Società Siracusa Risorse e il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti, e la necessità di valutare la possibilità di deliberare la dichiarazione di riequilibrio finanziario pluriennale. Venerdì 4 marzo, probabilmente il Prefetto Gradone convocherà la deputazione nazionale e regionale insieme al commissario straordinario, ing. Antonino Lutri, e i rappresentanti provinciali dei sindacati.
“Con gli uffici finanziari dell’Ente – ha detto l’ing. Lutri – nel rivolgersi ai sindacati – abbiamo fatto il punto della situazione. Siamo riusciti a chiudere il bilancio del 2015. Per quanto riguarda invece il bilancio 2016, abbiamo una situazione molto complessa, con uno squilibrio finanziario di ventisei milioni e mezzo di euro. Considerata anche la situazione legata ai mutui, e al contributo che cresce di anno in anno che gli Enti di area vasta devono versare allo Stato, sulla nostra testa pesa un macigno di circa novanta milioni di euro. Una situazione gravissima. Ed è per questo che siamo qui.
Dobbiamo evitare che venga dichiarato lo stato di dissesto, che sarebbe letale.
“Proprio in queste ore – ha continuato il Commissario del Libero Consorzio – ho firmato e inviato una nota agli uffici finanziari con cui chiedo di predisporre una nuova manovra per trovare una situazione di equilibrio (accedere al fondo di rotazione) rimodulando i mutui esistenti e contraendo altri mutui. Il piano andrebbe poi approvato dalla Corte dei Conti.
“Tutto questo perché il nostro comune obiettivo dev’essere quello di salvaguardare i posti di lavoro. Perché in caso venisse dichiarato lo stato di dissesto tutti i posti di lavoro sarebbero in discussione. Occorre quindi un pressing forte e condiviso sulla Regione per ottenere i trasferimenti che servono al Libero Consorzio. D’altra parte il Governo centrale, riguardo la riforma delle ex Province, è stato chiaro: niente finanziamenti alla Regione se non recepisce la legge Del Rio. E aggiungo che sono anche disposto a fare un passo indietro, cioè rimettere il mandato se occorre”.
Qualche osservazione critica da parte dei sindacati, ma alla fine hanno convenuto con il Commissario Straordinario Lutri che la soluzione più immediata sia quella di coinvolgere, nella lotta per la sopravvivenza dell’Ente, entrambe le deputazioni.
D’altra parte la situazione è chiara. Nessuna delle cifre che in questi giorni sono apparse sui giornali, a corredo della condizione finanziaria dei vari Enti locali, corrisponde alla realtà.
A oggi il Libero Consorzio non ha ancora ricevuto la somma di circa tre milioni di euro, cifra fissata in due decreti firmati a fine dicembre.
Senza contare lo squilibrio di oltre ventisei milioni di euro come ha chiarito all’inizio della riunione il Commissario Lutri.