Qui di seguito vi proponiamo l’articolo scritto dalla squadriglia Pantere del gruppo Scout Francofonte 1
Articolo scritto da: Gloria Navarria, Emma Pappalardo, Giorgia Lentini, Elena Giampiccolo, Chiara Depetro.
Con l’avvento delle nuove tecnologie è sempre più diffuso il fenomeno del cyberbullismo. Differente dal bullismo, il cyberbullismo si verifica online, ma in entrambi i casi si possono causare disturbi psicologici e mentali alle vittime.
Le motivazioni sono sempre varie e spesso non comprendono nemmeno ciò che fanno. Le vittime invece possono arrivare ad avere vergogna e anche pensieri legati al suicidio.
Ecco una testimonianza di una ragazza, della quale si è deciso di mantenere l’identità anonima e che è stata chiamata con il nome di Lisa. “Avevo 14 anni ero una ragazza molto timida ed ero legata molto ai social e riuscivo a fare amicizia solo là, avevo un sacco di amici online in particolare questo gruppo con cui mi confidavo molto. Il 14 maggio mi chiamo una mia amica che faceva parte di quel gruppo e mi disse di fare attenzione e che mi fidavo troppo di loro. Con uno strano tono di voce dispiaciuto, come se fosse lei che stesse provando dolore al posto mio, mi dice una frase che mi spezzo il cuore << loro ti stanno solo prendendo in giro, hanno un gruppo a parte senza di te dove ti sparlano>>. Senza dire niente ho staccato e sono scoppiata in lacrime e questo è stato inizio della fine. Non ho mangiato per giorni non parlavo più con i miei genitori, non uscivo dalla mia camera, mi rifiutavo di andare a scuola e non mi collegano neanche più online. Ho cominciato a farmi del male fisico, non riuscivo a smettere di pensare che ero stata tradita dalle uniche persone di cui mi fidavo. Infine un giorno sono stata ricoverata perché svenivo spesso e ho perso tanto peso. In ospedale ho conosciuto una ragazza che per me è diventata molto speciale, possiamo definirla la mia salvezza perché mi ha fatto uscire da questo periodo buio”.
La sua triste testimonianza racconta i danni causati da questo fenomeno chiamato cyber bullismo che consiste in:
-Invio per mezzo di smartphone e tablet di testi offensivi, diffondendo voci o pettegolezzi inventati.
-La creazione di pagine social, video, profili a solo scopo di prendere in giro i loro coetanei.
-La pubblicazione di foto all’insaputa dei loro coetanei in particolare in luoghi in cui la privacy è tutelata.
Ci sono molte varianti del cyberbullismo tra cui comportamenti finalizzati a molestare ripetutamente una vittima non casuale che ha difficoltà a sottrarsi dalle molestie a causa del potere del bullo. Spesso le forze dell’ordine girano per le scuole per sensibilizzare gli studenti su questo tema. Gli psicologi invitano le vittime a parlare con qualcuno più adulto e di non tenersi tutto dentro. Tanto è stato fatto ma la strada è ancora lunga.
