ROMA – Le tradizioni più sentite, l’esaltazione delle bellezze del territorio e anche il racconto in dialetto triorese (Imperia) ispirato, ad una storia vera, di due giovanissimi fratelli sfuggiti al massacro di Auschswitz: sono alcuni dei temi delle composizioni (poesia, prosa e musica) vincitrici della sezione “Scuola” della sesta edizione del premio letterario nazionale “Salva la tua lingua locale”. Un premio speciale è stato assegnato anche alla libera trasposizione, in lingua locale ischitana, dei versi danteschi pronunciati da Francesca da Rimini nel canto V dell’Inferno dantesco.
I riconoscimenti sono stati consegnati stamane, nel corso della cerimonia ospitata nella sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma e organizzata in occasione della “Giornata internazionale della Lingua Madre”, promossa dall’Unesco; la manifestazione è stata presentata dalla giornalista e conduttrice televisiva Veronica Gatto. Nel corso delle sei edizioni complessivamente sono oltre 140 gli istituti che hanno partecipato e più di 600 le opere pervenute per la sezione “Scuola”. “Salva la tua lingua locale” è stato istituito dall’Unione Nazionale delle Pro Loco (Unpli) e da Legautonomie Lazio, ed è organizzato in collaborazione con il Centro Internazionale Eugenio Montale, e, per la sezione scuola, con l’ong “Eip-Scuola Strumento di Pace”. “L’interesse e l’attenzione delle scuole e delle istituzioni verso il dialetto e le lingue locali è crescente. Il premio ha visto lavorare insieme Pro Loco, comuni e scuole, per un’iniziativa che punta a salvaguardare e valorizzare l’aspetto identitario e culturale di ogni comunità” ha sottolineato nell’intervento di apertura dei lavori, Antonino La Spina presidente dell’Unpli. Per Bruno Manzi, presidente del consiglio di Legautonomie, “la sezione Scuola di questo Premio è, probabilmente, quella più importante perché il coinvolgimento dei ragazzi è fondamentale per continuare a tramandare le lingue locali alle future generazioni”. “Questa iniziativa, oltre a contribuire alla conoscenza, alla memoria e al mantenimento delle lingue locali e del dialetto, credo che abbia anche uno specifico compito educativo: far conoscere i dialetti e le lingue locali ai ragazzi delle scuole, soprattutto a quelli delle medie, può contribuire a capire meglio l’italiano” ha affermato il presidente onorario della giuria del premio, Giovanni Solimine. “Sembra un paradosso – ha proseguito Solimine – ma le lingue locali e i dialetti sono molto utili per comprendere le origini di alcune espressioni, di certe frasi e dei rapporti che ci sono tra il latino, il greco e l’italiano”. Anna Paola Tantucci, presidente di E.I.P Italia Scuola Strumento di Pace, che ha coordinato i lavori e la giuria della sezione “Scuola” a margine della cerimonia ha sottolineato che “il premio è cresciuto nel numero delle scuole partecipanti e nella qualità delle opere ricevute, inoltre nei territori ha anche creato un’alleanza per la tutela delle lingue locali fra Pro Loco, comuni, scuole, esperti delle lingua e associazioni”. Concludendo la prima parte della cerimonia, l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale di Roma Capitale, Laura Baldassare ha sottolineato che “abbiamo profuso un impegno costante per promuovere quante più attività possibili con le scuole, insieme ad altre associazioni e istituzioni. Cerchiamo di portare avanti un lavoro di rete e le tante realtà presenti oggi ne sono espressione. Sul tema specifico, io credo che sia atto politico fondamentale continuare a dare dignità ai dialetti”. Rispetto alle scorse edizioni, il concorso ha registrato l’aumento dei partecipanti e, soprattutto, un più esteso coinvolgimento geografico con opere pervenute da tutte le regioni d’Italia. La grande partecipazione e l’alto livello dei testi presentati, inoltre, ha convinto la giuria, all’unanimità, ad assegnare per la poesia e la prosa il terzo premio (ex aequo); sin dalla prima edizione, il concorso è rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado, statali e paritarie. Nel corso delle edizioni il premio “Salva la tua lingua locale “ ha ricevuto un premio di rappresentanza della Presidenza della Repubblica, in questa edizione ha avuto i patrocini di Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Anno Europeo della Cultura, Commissione Nazionale Unesco e assessorato alla Persona, Scuola e Comunità solidale di Roma Capitale.