PALERMO – Buone prassi e opportunità legate al Pnrr e alla nuova programmazione europea del Fondo sociale in Sicilia sono stati i temi al centro della tavola rotonda “L’importanza della ricerca scientifica per l’innovazione aziendale e lo sviluppo del territorio” organizzata dal dipartimento della Formazione professionale e dall’Autorità di gestione del Fondo sociale europeo della Regione Siciliana.
L’incontro, che si è tenuto nel corso di Didacta edizione siciliana, questa mattina a Misterbianco nel Catanese, è stato un’occasione per far dialogare esponenti del mondo della ricerca, dell’alta formazione e del settore imprenditoriale e illustrare il nuovo approccio e le risorse in campo che la Regione è chiamata a gestire per la formazione professionale, l’alta formazione e la ricerca.
«Abbiamo portato in Sicilia una manifestazione pubblica che investe sul capitale umano. L’avvio del percorso intrapreso con Didacta ha l’obiettivo di far diventare la nostra isola un hub del Mediterraneo per l’istruzione e la formazione, che coinvolga pian piano tutti i Paesi del Mare Nostrum, dalla Catalogna alla Grecia», sottolinea il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
«Bisogna cambiare il modo di fare formazione – ha sottolineato Patrizia Valenti, Autorità di gestione del P.O. Fse+ – dobbiamo stimolare il sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro per colmare il gap nella ricerca dei profili professionali effettivamente richiesti, rafforzando la collaborazione tra pubblico e privato. Per questo ci confrontiamo con i Distretti produttivi, con le grandi aziende e lavoriamo con l’ufficio della Regione a Bruxelles per venire incontro alle necessità delle imprese. Serve un nuovo modello di governance per agire tutti insieme mettendo al centro il “capitale umano”».
Un approccio condiviso dal dirigente generale del dipartimento regionale delle Attività produttive Carmelo Frittitta: «La nostra azione è basata sulla strategia per la specializzazione intelligente, punto di partenza per la predisposizione dei nuovi bandi. Nella nuova programmazione anche il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), che è ancora in fase negoziale, ci consentirà di finanziare l’upskilling e il reskilling del personale delle imprese. Del Fesr, che avrà una dotazione complessiva di circa 5,7 miliardi, circa 500 milioni saranno destinati alla crescita, alla competitività e alla digitalizzazione delle imprese siciliane».
Dialogo tra istituzioni e costruzione di percorsi condivisi sono alla base di una formazione mirata all’occupazione. «Le Università – ha aggiunto il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, presente anche in rappresentanza della Conferenza dei rettori delle università siciliane – stanno facendo rete per aiutare gli studenti ad entrare nel mondo del lavoro. Gli Atenei dell’Isola, con un ampio partenariato, grazie al Pnrr hanno dato vita al progetto “Samothrace”, di cui è capofila l’Università di Catania, che con 100 milioni di euro sta investendo nell’area della microelettronica e delle micro e nano tecnologie coinvolgendo giovani ricercatori e dottori di ricerca che così collaborano direttamente con le aziende». Il rettore ha anche annunciato l’avvio del “Greentech Mediterranean Innovation Hub” a Ragusa con l’obiettivo di aiutare la crescita di nuove startup nei settori green e agri-tech.
Antonella Zuccaro, responsabile della struttura di ricerca sugli Its di Indire, ha posto l’accento sulle ingenti risorse che il Pnrr destinata agli Istituti tecnici superiori e sull’alta percentuale (80%) di occupati a distanza di un anno dalla fine degli studi, secondo il monitoraggio condotto dal nostro Istituto. Un dato che evidenzia il successo di questa formula didattica, apprezzato dagli studenti».
Un gradimento constatato anche dal presidente dell’Its “Steve Jobs” di Caltagirone Franco Pignataro che ha annunciato il progetto, finanziato con fondi del Pnrr, di «un nuovo campus di oltre 1550 metri quadrati nel cuore di Catania. Gli spazi saranno utilizzati per l’ospitalità degli studenti, per laboratori tecnologici destinati agli allievi e alle imprese».
Il presidente del Polo Meccatronica Valley, Antonello Mineo, ha raccontato del percorso importante già avviato con alcuni Its dell’isola e del progetto di trasformazione dell’area di Termini Imerese per farne una Academy di formazione specializzata. «Con questo progetto – ha sottolineato – la formazione sarà “on the job” e gli studenti impareranno ad utilizzare le macchine che troveranno nelle aziende in cui andranno a lavorare».
Il responsabile Rapporti con stakeholder e mondo accademico di Terna Spa Antonio Geracitano, collegato da remoto, ha invece illustrato il progetto Tyrrhenian Lab, legato all’infrastruttura che l’azienda sta realizzando tra Sicilia, Sardegna e Campania, e il master per la formazione di figure altamente specializzate che al termine del percorso di formazione saranno con certezza assunte in azienda, realizzato con gli atenei di Palermo, Cagliari e Salerno.