Divieto di sbarco ad Augusta nave Snav Aurelia: Pisani, Ficara e Scerra (M5S) condividono la scelta del sindaco Di Pietro

Divieto di sbarco ad Augusta nave Snav Aurelia: Pisani, Ficara e Scerra (M5S) condividono la scelta del sindaco Di Pietro

AUGUSTA – “E’ ampiamente condivisibile la scelta del sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro, che ha vietato lo sbarco a terra delle persone a bordo della nave quarantena Aurelia. L’ordinanza del primo cittadino va anzitutto nella direzione della tutela sanitaria delle comunità locali”. A dirlo sono i parlamentari del MoVimento 5 Stelle Paolo Ficara, Pino Pisani e Filippo Scerra con riferimento al prossimo arrivo nel porto megarese della nave Snav Aurelia, attrezzata per la quarantena dei migranti.
“La storia di questa nave che da giorni cerca un porto, dopo le complesse operazioni di Lampedusa, meriterebbe maggiore attenzione da parte delle istituzioni nazionali. Ed è per questo che nelle ultime ore ci siamo messi in contatto con il Ministero dell’Interno a cui abbiamo chiesto di rivedere le proprie scelte. Augusta ha affrontato con dignità e rispetto la lunga fase di pressione migratoria, fungendo da hotspot pur senza esserlo. Ed ora che finalmente si è riportato ordine non si può commettere l’errore di un ritorno al passato, peraltro sotto il peso di una pandemia che ha richiesto più di una misura speciale”, dicono i tre esponenti pentastellati.
“Le informazioni ricevute, anche tramite la Prefettura di Siracusa, parlano di uno sbarco limitato ad un numero di migranti non positivi al covid da trasferire in una struttura attrezzata fuori provincia. Dopodiché l’imbarcazione riprenderà la via del mare, diretta a Lampedusa”.
Ficara, Pisani e Scerra si rivolgono poi al presidente Musumeci. “Fa da opposizione al governo ma dimentica di avere anche lui responsabilità di governo in Sicilia, pure sul fenomeno migratorio e sulla tutela della salute dei siciliani. Ha lasciato i sindaci da soli ed ognuno sta muovendosi a difesa delle proprie comunità. Se vuole, giochi a scaricare anche questa responsabilità sul governo nazionale. Ma rimane forte l’impressione che, al di là di slogan buoni per i social, il presidente ed il suo governo non vogliano mettere un dito nell’acqua. Facile criticare chi fa, specie quando nulla si fa”.

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