AVOLA – “La vicenda dello stupro a Palermo di una giovane 19enne da parte di 7 giovani di cui uno minorenne, è tristissima e dai contenuti orrendi. Piena solidarietà alla giovane ragazza. Piena condanna dei fatti contestati (sempre nel rispetto delle indagini da parte dell’autorità giudiziaria). Non possiamo più tollerare questa gratuita violenza sessuale. È l’espressione non solo di mancanza di valori, ma soprattutto è un umano che diventa inumano. Una vergogna da poter responsabilmente riparare. Non è una bravata stuprare e manipolare la fragilità delle persone. Non basta più l’indignazione. Mi aspetterei che i loro genitori dicessero almeno una parola. Mi aspetteri che i loro amici dicessero una parola. Mi aspetterei che il rossore della vergogna li conducesse al tenue cambiamento della vita. Vita che non è quella che pensano di vivere. È un gesto di profonda non vita puzzolente…. quello di violare la vita altrui.” . Lo dice in una nota don Fortunato Di Noto, presidente dell’associazione Meter in merito alla vicenda dello stupro avvenuto a Palermo.
