A tre anni dal precedente “Scienze della Maleducazione”, dopo aver calcato centinaia di palchi in giro per il Mondo, gli España Circo Este – Marcello (voce e chitarre), Jimmy (batteria, percussioni e voce), Ponz (basso, synth e voce) e Matteo (fisarmonica, chitarre, violino e voce) – tornano con un singolo inedito, “Dormo poco e sogno molto”, che anticipa il loro nuovo album “Machu Picchu” in uscita il 23 ottobre 2020 per Garrincha Dischi.
«La maggior parte di noi nasce, studia, si allontana dal posto dov’è nato in provincia, per poi avvicinarsi ad una grande città; qui si specializzerà o prenderà una laurea per poi calarsi nella società, assecondando le richieste del mondo del lavoro. A volte, però, qualcuno, per caso, nel mezzo di questo percorso canonico di realizzazione, si rende conto di non aver mai attraversato un deserto o di non essersi mai imbattuto fra le onde di un oceano e si pone delle domande che lo cambieranno per sempre. Da quel giorno quella persona è e sarà per sempre un viaggiatore».
Queste le parole con le quali Marcello, frontman degli España Circo Este, ha spiegato quanto il concetto di viaggio abbia ispirato la band nella scrittura del nuovo brano e dell’album, entrambi nati dopo aver vissuto esperienze indimenticabili tra Vecchio e Nuovo Continente.
La loro musica è un mix di Pop e di Punk, di Tango e di Cumbia, di Latin e di Reggae: insomma, un sound unico che è stato ribattezzato Tango-Punk. “Dormo poco e sogno molto”, in particolare, richiama a mio parere il Jovanotti più scanzonato nonché i Negrita di “Rotolando Verso Sud”. È un brano fresco, apparentemente spensierato, quasi un richiamo a quell’estate che ha da poco lasciato spazio all’autunno. Il videoclip del singolo, invece, firmato da Paolo Santamaria (già al lavoro sul grande schermo con Lo Stato Sociale e gli Ex-Otago), affronta importanti tematiche d’attualità quali l’eco-sostenibilità, l’equità sociale e la critica al consumismo.
A colpire è la declinazione del viaggio in tutte le sue sfumature: quella degli España Circo Este è, infatti, un’analisi attenta, scrupolosa, carica di empatia. Sul dizionario Treccani alla voce “viaggio” si legge: «L’andare da un luogo ad altro luogo, per lo più distante, per diporto o per necessità, con un mezzo di trasporto privato o pubblico». Al di là di questa definizione generale, però, ogni viaggio si tinge di colori diversi perché diverse sono le ragioni che hanno spinto il suo protagonista ad intraprenderlo.
«C’è chi viaggia per amore e chi scappa da una guerra. C’è chi cerca un nuovo posto qui sul pianeta Terra. Io viaggio per capire, a volte per scappare. Io viaggio per partire e, a volte, ritornare. Io viaggio per diletto perché non sono mai stato deluso, ingannato, sfruttato e bombardato. Io viaggio perché, in fondo, sono fortunato, nato nel posto giusto ma in un mondo sbagliato».
ASCOLTA L’INTERVISTA AGLI ESPAÑA CIRCO ESTE:
DORMO POCO E SOGNO MOLTO (TESTO)
Più dico una cosa, più mi contraddico.
Il tempo che passa è il mio nemico.
Si nasce in un monte, si studia in città.
Si finisce a cercare un posto in società.
Mio padre e mia madre speravano il meglio:
Un futuro sano per il loro figlio:
Stipendio, un mutuo e fidanzatina.
Ma io avevo in mente l’America latina.
La voglia di partire da soli per sbagliare,
La voglia di scoprire cosa c’è dietro il mare.
Di lasciarsi alle spalle qualsiasi condizione,
Di partire oggi stesso da qualsiasi stazione.
Con la testa fra le nuvole mi godo il paesaggio.
Dormo poco e sogno molto.
Spero che ti manco.
Arriverà di meglio e saprà restare ed eviterà di farti male.
Strana questa cosa dei viaggi:
Una volta che cominci non riesci più a fermarti.
È che più strada fai, più fossi puoi trovare.
Imprevisti, problemi, casini da evitare.
Ma se rimani a casa non sai cosa ti perdi.
Il primo passo è andare e non restare fermi.
Ma se rimani a casa non sai cosa ti perdi.
Se proprio non vuoi trovarti…
…con la testa fra le nuvole mi godo il paesaggio.
Dormo poco e sogno molto.
Spero che ti manco.
Arriverà di meglio e saprà restare ed eviterà di farti male.
Strana questa cosa del viaggiare:
Una volta che conosci non puoi più giudicare
E decider chi ha ragione e chi ha torto,
Pensar la soluzione sia chiudere un porto.
C’è chi viaggia per amore
E chi scappa da una guerra.
C’è chi cerca un nuovo posto qui sul pianeta Terra.
Io viaggio per capire, a volte per scappare.
Io viaggio per partire e, a volte, ritornare.
Io viaggio per diletto perché non sono mai stato
Deluso, ingannato, sfruttato e bombardato.
Io viaggio perché, in fondo, sono fortunato.
Nato nel posto giusto ma in un mondo sbagliato.
Con la testa fra le nuvole mi godo il paesaggio.
Dormo poco e sogno molto.
Spero che ti manco.
Arriverà di meglio e saprà restare ed eviterà di farti male.
Qui si divide tutto non solo la fortuna.
Sotto lo stesso sole, sotto la stessa luna
Passo dopo passo, paesi e città,
Rischieremo di trovare la felicità.
La felicità.
La felicità.