SIRACUSA – Entro il mese di marzo l’Asp di Siracusa avvierà una campagna straordinaria di anticipo delle prestazioni già prenotate nelle branche più critiche con tempi di attesa più lunghi. Gli utenti saranno contattati a mezzo sms, email o recall telefonico per acquisire la disponibilità ad anticipare la data.
A consentirlo saranno alcune azioni su cui punta la Direzione strategica aziendale, finalizzate a ridurre i tempi di attesa, nel rispetto della normativa e secondo principi di parità di trattamento e di non discriminazione di ogni cittadino:
l’incremento del 10% delle prestazioni prenotabili per ogni ambulatorio e per ogni prestazione;
la creazione di un over booking del 20% per compensare giornalmente le eventuali mancate erogazioni di prestazioni sanitarie quando il paziente non si presenta e non ha disdetto la prenotazione;
CUP esclusivamente dedicato ai primi accessi per visite e prestazioni diagnostiche e strumentali per evitare l’intasamento ed i tempi di attesa agli sportelli fisici ed al CUP telefonico;
prenotazione diretta da parte dello specialista per ogni visita successiva alla prima e annessi approfondimenti diagnostici e terapeutici senza che il paziente debba più rivolgersi al CUP cosicché il successivo controllo potrà essere concordato nei tempi con il paziente stesso. Elemento, questo, su cui puntare per migliorare efficienza e risposta al paziente.
Al fine di eliminare le disomogeneità tra Unità operative della medesima branca specialistica, sia in relazione al volume di prestazioni offerte che al numero di prestazioni prenotabili da CUP, l’Unità operativa Sistemi informatici e Controllo di Gestione, di concerto con la Direzione Sanitaria Aziendale, provvederanno a ricalcolare e normalizzare i volumi di attività avendo a riferimento le Unità operative più performanti, predisponendone la riassegnazione.
Sono queste le prime azioni che sono state decise a conclusione della riunione convocata dal commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone allo scopo di analizzare le criticità emerse da un primo esame sulle prestazioni ambulatoriali erogate, che lo stesso ha disposto dal primo giorno del suo insediamento, e apportare nell’immediatezza correttivi attraverso azioni urgenti per l’abbattimento delle liste di attesa e il riordino dell’offerta di prestazioni sanitarie ambulatoriali soprattutto per quelle branche dove maggiori sono risultati i tempi per l’effettuazione.
Alla riunione hanno partecipato, assieme ai direttori sanitario e amministrativo Salvatore Madonia e Salvatore Lombardo, i direttori dei Dipartimenti ADISS, Area Medica, Materno-Infantile e Radiologico, dei Presidi Ospedalieri e delle Unità operative Gestione liste di attesa, SIFA e Controllo di Gestione.
“Ad ultimazione della presentazione dei diversi dati – spiega il manager Caltagirone – abbiamo ritenuto urgente ed indispensabile, dopo un ampio dibattito, concertare e adottare un insieme di azioni correttive e migliorative relativa all’offerta pubblica di prestazioni ambulatoriali. L’analisi ha riguardato i dati di produzione, di prenotazione, di percentuale di mancata presentazione degli utenti e di tempi di esecuzione delle prestazioni inerenti diverse branche. Tra le maggiori criticità sono emerse una carenza di offerta di prestazioni relative ad alcune branche specialistiche con una disomogeneità di offerta tra Unità operative della medesima branca ed un alto tasso, che si attesta intorno al 30%, di prestazioni prenotate e non erogate per mancata presentazione del paziente senza che lo stesso abbia provveduto a disdire per lasciare il posto libero ad altri”.
Infine, i direttori dei Dipartimenti e di ogni Unità operativa sia in ambito ospedaliero che territoriale sono stati sollecitati, per quanti non lo avessero ancora fatto, alla redazione dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) al fine di definire i percorsi sanitari dei pazienti, ed è stato dato mandato all’Unità operativa Sistemi Informativi di predisporre nel più breve tempo possibile un sistema info telematico di prenotazione di prestazioni e visite di controllo successive alla prima, per garantire e supportare la presa in carico dei pazienti da parte degli specialisti ospedalieri e ambulatoriali nella predisposizione dei percorsi.
“Questo per grandi linee è quanto si opererà da subito all’interno dell’Azienda – spiega il manager Caltagirone – e nei prossimi giorni la verifica e il confronto si allargheranno alle strutture accreditate esterne per le prestazioni che possono rendere disponibili e ai medici di medicina generale per l’analisi dell’appropriatezza prescrittiva nell’ambito della fattiva collaborazione esistente utile ad ampliare l’offerta e a soddisfare al meglio e con equità le esigenze dei cittadini di questa provincia. Vogliamo che pubblico e privato accreditato mettano le esigenze dei pazienti al centro della loro attenzione e collaborino sinergicamente potenziando le attività al solo fine di una più performante risposta assistenziale sanitaria alla collettività”.