Festival del Cinema di Venezia 2020:  ll lentinese Dario Inserra sul red carpet di Venezia per il premio Starlight International Cinema Award con il film “Io ho denunciato” del produttore Antonio Chiaramonte

Festival del Cinema di Venezia 2020: ll lentinese Dario Inserra sul red carpet di Venezia per il premio Starlight International Cinema Award con il film “Io ho denunciato” del produttore Antonio Chiaramonte

LENTINI – C’è un pezzo di Lentini sul red carpet del Festival di Venezia. Antonio Chiaramonte, siciliano di nascita, ma monzese d’adozione ha vinto il premio  “Starlight International Cinema Award”al Festival del Cinema di Venezia 2020 come miglior produttore di impegno sociale  con il film “Io ho denunciato”. Il film, un mediometraggio prodotto da Antonio Chiaramonte e Cinemaset , diretto dal regista Gabriel Cash è tratto una storia vera, un forte tema sempre attuale ‘ La legalità ‘di cui Dario Inserra è protagonista, nei panni dell’imprenditore Valerio. Il film ripercorre la vita di un testimone di giustizia che, per aver denunciato racket, estorsioni e violenze fisiche, si ritrova a dover abbandonare la sua terra e i suoi affetti e a vivere sotto scorta. Il personaggio è ispirato alla storia vera di un imprenditore siciliano che dopo anni di soprusi decide di denunciare i suoi aguzzini, diventando testimone. Ma si ritrova catapultato in una nuova dimensione: vivere sempre protetto dagli agenti, da ragazzi sconosciuti che diventano i suoi angeli custodi.
È profonda la malinconia per la sua terra e gli affetti che in Sicilia ha dovuto lasciare, ma la nostalgia lascia il posto alla fierezza di aver compiuto il proprio dovere. Un film intenso, oggi più che mai di grande attualità, che ripercorre la vita di chi decide di denunciare e si ritrova a sua volta a dover far fronte a tante limitazioni con momenti di profondo sconforto e tristezza; un’approfondita analisi personale e psicologica del testimone di giustizia (ben diversa dalla figura del pentito) che dopo aver denunciato i suoi aguzzini si deve “dimenticare” il suo passato e ricominciare una nuova vita dove in ogni azione, incontro, momento non sarà mai solo ma sempre “protetto” dagli uomini e dalle donne della scorta. “Un grande risultato  – ha commentato Dario Inserra – che ha riconosciuto l’importanza del messaggio. Sono strafelice del premio che è il sacrifico di tantissime ore di lavoro”. Tantissimi sono stati i messaggi arrivati a Dario Inserra, tra i quali quelli del sindaco di Lentini Saverio Bosco, del presidente della Pro Loco e presidente Provinciale Unpli Siracussa Luca Fazzino e di Enzo Pupillo.

Dario Inserra si diploma in Clarinetto all’Istituto di alta formazione musicale ‘V.Bellini’ di Catania nel 2006 sotto la guida del maestro Vincenzo Maggiore. Nel frattempo associa agli studi musicali, lo studio per diventare perfomer frequentando la Musical Theatre Academy di Catania diplomandosi nel 2007. Fioretta Mari gli assegna una borsa di studio per il completo percorso di formazione per attori nella scuola di cui la stessa ne è la direttrice artistica, l’”Artacademy Carrara” di Catania ove si diploma nel settembre 2012. Tra i suoi lavori: nel 2008 “Cavalleria Rusticana il dramma musicale” di Giordano e Mancuso nel ruolo di Cumpari Turiddu; “Quaranta ma non li dimostra” con Enrico Guarneri e la regia di Capodici; “Scapricciata” commedia musicale di Fioretta Mari e la regia di Manuela Metri nel ruolo del protagonista maschile; “Casanova in 3D” di Valentina Spampinato e le musiche di Lara Fabian e Lino Zimbone, nel ruolo di Giacomo Casanova; è nel cast del film thriller opera prima “Nero Infinito”del regista Sergio Bruno e la supervisione di Claudio Fragasso; “Riunione di compagnia” una commedia musicale di Vittorio Matteucci e la compagnia teatrale Aspettando Broadway di Bologna. Attualmente è docente di musica presso ora docente presso Scuola Media Statale Jona di Asti Interpreta Arthur Buttman al debutto Nazionale di “Georgie il Musical” al Teatro Orione di Roma, addattamento teatrale di Claudio Crocetti, musiche del Maestra Tiziano Barbafiera, libretto di Diego Ribechini e regia e coreografie di Marcello Sindici.

 

 

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