CATANIA – “Per il presidente della Regione Sicilia è normalissimo, citiamo testualmente da una sua recente intervista a Report, che un ente non dotato di personale tecnico possa non adottare progetti alla perfezione. Quindi, che vengano bocciati 31 progetti su 31 finalizzati allo sviluppo dei Consorzi di bonifica con le risorse del Piano di ripresa e resilienza. Per noi, tutto questo normalissimo non è!”.
Lo affermano il segretario generale della Filbi-Uila, Gabriele De Gasperis, e il segretario della Filbi Sicilia, Enzo Savarino, che aggiungono: “Rimaniamo basiti di fronte alle dichiarazioni del governatore Nello Musumeci. Gli enti di Bonifica nell’Isola sono commissariati da qualche decennio e la Regione non può, dunque, fare orecchie da mercante sulla gestione dei consorzi, ma deve assumersi pienamente le proprie responsabilità sia per non aver saputo cogliere le opportunità offerte dai fondi del Pnrr, sia per quanto riguarda la gestione operativa degli enti”.
“La drammatica siccità che in questi giorni sta colpendo anche la Sicilia – dicono ancora De Gasperis e Savarino – riporta al centro il fondamentale ruolo degli enti di bonifica e la necessità dei servizi che questi erogano quotidianamente. Al tempo stesso la mobilitazione dei lavoratori dei Consorzi, che hanno manifestato di fronte alle prefetture lo scorso 28 giugno e che dalla prossima settimana avvieranno ulteriori azioni di protesta, è il termometro di una situazione ormai al limite: da troppi mesi, infatti, i lavoratori non percepiscono gli stipendi né le indennità e i consorzi sono in sofferenza proprio in un momento di grande difficoltà per l’agricoltura siciliana”. Gli esponenti della Filbi-Uila, l’organizzazione di lavoratrici e lavoratori dei Consorzi di bonifica, concludono: “Chiediamo alla regione di impegnarsi in maniera seria agendo con responsabilità verso gli enti consortili a partire dal pagamento delle retribuzioni, favorendo gli investimenti per garantirne l’operatività, procedendo al giusto inquadramento dei dipendenti e stabilizzando gli operai avventizi, figure assolutamente necessarie al pieno svolgimento delle funzioni dei Consorzi e da troppi anni in attesa di una regolarizzazione”.