di Angelo Lopresti
FRANCOFONTE – Ha avuto tutte le caratteristiche di un forte “uragano” quello che tra la notte di giovedì e venerdì si è abbattuto sul triangolo Francofonte,Scordia. Un’area compresa nel raggio di poco più di 100 km nell’arco di una notte è stata devastata dal maltempo. Già nella sera di giovedì l’inizio di un temporale copioso ha fatto presagire che qualcosa di grave sul piano calamitoso sarebbe accaduto. È così è stato. La straordinaria forza dell’evento meteorologico non ha lasciato scampo nel comune collinare. Infatti, a Francofonte a seguito della forte pioggia battente della scorsa notte, sono caduti più di 55 centimetri di acqua che alimentata a tratti da forti raffiche di vento, oltre ad aver provocato tanta paura tra i cittadini, ha messo in ginocchio l’intera economia agricola locale. La stima dei danni ancora non è quantificabile perché di ora in ora aumenta. Così come monta in queste ore e da più fronti la polemica nei confronti di chi avrebbe dovuto dare l’allerta e non è stato fatto .Pare che il verificarsi del fenomeno temporalesco sia stato sottovalutato dalle forze delle Protezione civile, i quali sembrerebbe che non hanno dato per tempo le indicazioni del caso e cogliendo tutte le comunità di sorpresa.” Non ricordo un evento simile in tutta la mia vita – afferma Pino Aidone, bracciante francofotese-. Il susseguirsi di tuoni, fulmini e la persistente pioggia ci ha lanciati nel più totale panico a tutta la famiglia. Temevamo che la casa potesse crollare.Abbiamo avuto veramente paura. Sono stati momenti di Apocalisse”. L’economia locale ha subito un duro colpo, in meno di 15 ore il maltempo ha distrutto da nord a sud del territorio comunale tante coltivazioni agricole. La furia del vento assieme alla forte pioggia ha devastato da dove sono passati ogni cosa. Sono stati abbattuti muri di recinzione, scoperchiato numerosi i tetti di abitazioni rurali, inondati totalmente interi agrumeti nelle contrade Rapsi, Passolargo e Fanusa, il 50 per cento delle strade che portano ai fondi sono impraticabili, sono saltati in più trivelle i quadri elettrici. Anche gli allevatori piangono dure perdite sia di bestiame che risulta smarrito che per i pascoli rovinati. Addirittura tra Francofonte e Lentini sono crollati molti depositi adibiti al ricovero dei mezzi agricoli. “Siamo disperati -aggiunge Gianni Scirè- per i danni alle coltivazioni. La nostra città vive prevalentemente di agrumicoltura e questa calamità temo possa avere ripercussioni gravissime. Chiedo alle istituzioni di attivarsi immediatamente perché abbiamo bisogno di aiuto”. Numerosi i danni anche nella città dove sono volate vie antenne Tv, coperture di verande, caduti calcinacci e cornicioni delle abitazioni, andati in tilt i canali di scolo e parte della rete fognaria, caduti alberi, distrutto il manto stradale di numerose vie del centro e della periferia. Intanto nel comune agrumicolo il sindaco Daniele Lentini ha ordinato la chiusura delle scuole nei giorni di lunedì e martedì, per effettuare i sopralluoghi di verifica strutturale e manutentiva.