FRANCOFONTE – “Fate attenzione ai vostri animali . Perché abbiamo scoperto delle ciotole con cibo per animali che può essere pericolosissimo per gatti e cani”. Questo è il monito lanciato dai volontari dell’associazione cittadina “cuori randagi” che da parecchio tempo si occupano nel comune agricolo di dare cure e assistenza a gatti e cani abbandonati. I volontari lanciano un allarme anche attraverso post sui principali social del rischio che possono correre gli animali qualora si trovano a mangiare in questi vassoi di polistirolo lasciati da ignoti intorno alle Vie Mentana e Umberto. La notizia ha creato molto sgomento nella popolazione e torna l’incubo tra i cittadini per l’avvelenamento di gatti in alcuni quartieri come è avvenuto in passato. A segnalare il fenomeno sono i volontari dell’associazione “ cuori randagi” dopo che alcuni residenti hanno fatto notare l’assenza ormai da giorni di diversi gatti di una colonia felina che era stata adottata dai residenti del quartiere. Purtroppo a confermare il sospetto di avvelenamento è stato anche il ritrovamento di un paio di esemplari già morti. Secondo quanto hanno scritto i volontari in un post, potrebbe essere l’opera di qualcuno infastidito dalla presenza dei gatti e così sembra abbia pensato di posizionare ai bordi delle strade in prossimità del centro storico delle ciotole con del veleno dentro. Sui pagina di”cuori randagi” addirittura vengono pubblicate le foto di alcuni vassoi, come quelli usati normalmente per la custodia di alimenti, con all’interno dei croccantini. “Questo vassoio – scrivono i volontari e riferito alle fotto – ha dei croccantini per gatti e contiene del grano avvelenato. È stato segnalato in via Umberto e prontamente rimosso da uno dei nostri volontari. Evidentemente c’è qualche persona disturbata che non ha niente di meglio da fare che spargere veleno per decimare i gatti della zona”. Episodi analoghi si sono verificati lo scorso inverno nei pressi di Via Diaz quando in pochi giorni un’intera cucciolata venne d cimata provocando sdegno tra la popolazione. In quell’occasione quarto “micio” trovato stecchito a pochi metri delle ciotole di mangime poste lungo il marcia in pochi giorni furono trovati morti a distanza di poche ore, ben quattro micetti. Tutti e quattro non avevano segni evidenti di contusioni, avevano tanta schiuma sulla bocca.