FRANCOFONTE -Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa e personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa, nell’ambito di indagini coordinate dal Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Siracusa, dott.ssa Sabrina Gambino e dal Sost. Procuratore, dott.ssa Chiara Valori, hanno dato esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto nei confronti di tre soggetti accusati del tentato omicidio perpetrato lo scorso 18 ottobre a Francofonte (SR), ai danni di un cinquantenne siracusano.
Le serrate attività investigative condotte da personale della locale Squadra Mobile e dai militari del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa, coadiuvati dal Commissariato di P.S. di Lentini (SR) e dalla Stazione Carabinieri di Francofonte (SR), hanno permesso, anche tramite la visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti nei pressi del luogo dell’evento, di identificare i tre soggetti e di ricostruire tutte le fasi dell’azione delittuosa. In sintesi, nel primissimo pomeriggio, i tre soggetti a bordo di un furgone, parcheggiano in prossimità dell’abitazione della persona offesa e restano ad attenderla pazientemente fino al suo rientro a casa. Dopo una lunga attesa, mentre la vittima parcheggia la sua moto, i tre, di cui uno armato di pistola, con mossa fulminea scendono dal furgone e affrontano l’uomo, esplodendo, in pieno giorno e nel mezzo del centro cittadino, colpi d’arma da fuoco al suo indirizzo. Il cinquantenne non viene attinto solo per essersi nascosto dietro due macchine parcheggiate nella zona.
La brutale azione viene interrotta solo dall’arrivo di alcuni passanti che, udite le grida e l’esplosione di colpi, cercano riparo e chiedono aiuto determinando la fuga dei tre.
Ricostruita la dinamica dei fatti e avuta certezza dell’identità degli autori, gli investigatori avviano immediatamente attività di ricerca nei loro confronti. Tuttavia, tali concitate azioni, esperite sia presso le abitazioni dei tre, sia negli altri luoghi di interesse e nei possibili “nascondigli”, si protraggono, invano, fino a notte inoltrata.
Soltanto tre giorni dopo, e precisamente nella serata dello scorso 21 ottobre u.s., gli investigatori rintracciano i tre uomini e rinvengono l’arma del delitto, dando esecuzione al fermo. Al termine delle incombenze di rito, i predetti sono stati associati presso varie Case Circondariali, a disposizione dell’A.G. procedente.