FRANCOFONTE – Cresce il malcontento per la mancata sostituzione dei medici di famiglia che vanno in pensione. Lo scorso luglio è arrivata come un fulmine a ciel sereno il fatto che il medico di famiglia e massimalisti Gianni Increta, dopo circa quaranta anni di servizio alla comunità, è andato in pensione. Al professionista non gli sono stati accordati i due anni di proroga che aveva chiesto per cui i suoi 1600 assistiti, forse sono addirittura di piu, allo stato attuale non hanno il sostituto. Ma quello che si registra nel comune agrumicolo è che nonostante si conosca l’età anagrafica del personale dipendente della pubblica amministrazione, che peraltro è dato sapere al datore di lavoro, non è stato predisposto dalle autorità competenti il turnover dello stesso in tempi utili. Questo ha causato il via vai di tanti francofontesi, costretti a recarsi presso l’amministrazione dell’asp territoriale di Piazza Aldo a Lentini a richiedere un nuovo medico. Ma questo non ha risolto il problema. Tra le risposte che continuano a essere date dai preposti ai malcapitati rimasti senza il proprio medico di famiglia, all’accoglimento delle domande di avere assegnato un medico, viene detto: “Non sappiamo come aiutarvi, non ci sono medici. Abbiamo richiesto alla direzione sanitaria regionale di aumentare provvisoriamente il numero di assistiti con i medici rimasti in servizio. Siamo in attesa che qualche nuovo medico accetti quella sede. Nel frattempo per caso urgenti rivolgetevi ad altri medici locali”. Però a quanto pare, nonostante sia stato fatto un bando, nessun medico tra quelli in graduatoria accetta la sede di Francofonte. Questo succede anche perché nel panorama italiano c’è carenza di medici e quindi ogni medico ha la possibilità di può optare per altre sedi. Sembra assurdo pensare a tutto ciò in tempi di pandemia, di non aver pensato a un turnover, di continuare a mantenere il numero chiuso in Italia alle facoltà di Medicina, ecc . Ma questi sono dei paradossi che a tutti è difficile comprenderne il perché. Ma tornando sul caso Francofonte è un crescendo di richieste, attese disattese, ansie e preoccupazioni di chi non ha un medico e ha problemi di salute, polemiche e proteste perché quello che sta accadendo nel comune agrumicolo era già stato annunciato da più parti. Oggi è da considerarla come l’emergenza cittadina di questa estate. Per la cronaca, da qualche settimana un medico massimalista è andato in pensione per sopraggiunti limiti di età e i suoi circa 1600 assistiti oggi si trovano senza un medico. Questo disagio si aggiunge alla pregressa situazione di sott’organico in città, per non considerare che entro un paio di anni quelli attualmente rimasti andranno anche loro in quiescenza. Per cui se non si interviene in tempi rapidi si arriverà al caos. Eppure dallo scorso maggio la direzione regionale alla sanità ha stabilito che ad ogni medico di famiglia può essere incrementato il numero dei pazienti assistiti. Ma a tutt’oggi nulla di fatto è avvenuto. E qui trova lo sfogo la lettera aperta di una brillante giovane dottoressa di Fracnofonte, Carmen Ponte, specializzanda in medicina generale, che scrive: “Ho scelto di fare il medico qui, prima e unica scelta, da sempre. Sei anni di medicina, un anno di abilitazione, corso di formazione in medicina generale. Nel frattempo ottengo la convenzione e inizio a lavorare. Arriva anche un decreto, Maggio 2022, aumento del massimale fino a 1000 pazienti per tutti i giovani che intraprendono il percorso di Medicina Generale, nelle zone carenti. Bene, aspettiamo che il decreto sia attuato dalle regioni . Un mese, due mesi, tutto tace. Nel frattempo, i pazienti che hanno espresso la volontà di avermi come loro medico sono lì che aspettano la burocrazia siciliana. Non solo!. Nel frattempo i pazienti infartuati, oncologici, diabetici aspettano che l’assessorato alla salute della Regione Sicilia firmi la circolare. Aggiungo! Nel frattempo a Francofonte vanno in pensione i medici di medicina generale e i pazienti che hanno necessità diventano migliaia. Non sono solita a criticare, anzi, al contrario rispetto il lavoro altrui, ma quando in gioco c’è la salute, non c’è burocrazia che tenga”. Il caso della carenza di medici di famiglia nel comune sta sollevando non poche reazioni anche da parte della politica. Il sindaco Daniele Lentini aumenta il pressing sui vertici provinciali e regionali della sanità . “ Ho rappresentato la delicata situazione della carenza di medici di famiglia a Francofonte in tempi non sospetti. Quando ancora si attendeva la risposta di proroga in servizio per altri due anni a un noto e valido professionista adesso andato in pensione ma che ha servito la nostra comunità per oltre 40 anni. L’ho scritto e ribadito in ogni riunione con l’asp e negli incontri all’assessorato regionale. Lo reclamiamo da tempo, con chiunque e ovunque siamo andati. Ci è stato detto che hanno avviato le procedure per aumentare temporaneamente il numero di pazienti incarico a ogni medico che esercita a Francofonte, in attesa che qualcuno degli eventi titolo accetti la sede di servizio in questo comune. Nel frattempo tutti coloro che non hanno avuto assegnato un medico, possono rivolgersi per casi urgenti a quelli attualmente operativi. Inoltre ci hanno informato che dovrebbe essere aumentato l’’orario di servizio della guardia medica. Come sindaco e come francofontese sono vicino alla mia comunità affinchè ci ascoltino e tutto torni alla normalità. La sanità pubblica è un diritto che noi difendiamo e vogliamo”. Secondo a quanto stabilito dalle leggi 2022 in vigore, se non si ha ancora un medico di base assegnato per prescrizioni, ricette e cure, ci si può rivolgere al servizio di continuità assistenziale, una guardia medica privata che si trova in ogni Comune. Alle parole del sindaco di Francofonte fanno seguito quelle dell’onorevole Vincenzo Vinciullo che ha diramato un comunicato sul quale si legge ”I cittadini di Francofonte non possono rimanere senza il medico di famiglia. La Regione intervenga immediatamente dando risposte certe, senza perdere ulteriore tempo. Correttamente, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale hanno informato le Autorità competenti, le quali non sono in grado di intervenire autonomamente, se non dietro precise disposizioni della Regione Siciliana. Bisogna intervenire subito, modificando l’attuale normativa che fissa dei tetti all’assistenza sanitaria dei cittadini, autorizzando gli stessi medici ad accettare un numero maggiore di pazienti e prevedendo la possibilità per i medici, volontariamente, di avere più sedi di servizio, al fine di scongiurare ciò che sta accadendo sulla pelle dei cittadini di Francofonte”. Ogni anno, 3 milioni di italiani rischiano di rimanere senza medico di famiglia in quanto circa 9000 medici di famiglia andranno in pensione anticipata tra il 2022 e il 2023, a fronte di soli 3000 giovani medici in formazione, anticipando il buco generazionale che era previsto per il 2025.