Francofonte, emergenza criminalità: cresce la rabbia dei cittadini dopo l’ennesimo assalto

Francofonte, emergenza criminalità: cresce la rabbia dei cittadini dopo l’ennesimo assalto

di Angelo Lopresti
FRANCOFONTE – Cresce di ora in ora la rabbia dei cittadini dopo la notizia dell’ennesima spaccata e del furto della cassaforte e di merce ai danni di un supermercato. Nel comune agrumicolo non c’è stato un supermercato, una banca, una stazione di carburanti che non è stata derubata col classico metodo della spaccata. Spesso sono state utilizzati escavatori con i quali hanno divelto ogni tipo di saracinesca e sfondato pareti. Ma sono state usate anche autovetture che sono state lanciate contro i varchi d’ingresso distruggendoli e poi in pochi minuti hanno arraffato di tutto scappando via. Tutto consumato nonostante la presenza di telecamere di sorveglianza con allarmi e di tante altre disseminate nelle aree limitrofe. Tuttavia i filmati, le possibili tracce rinvenute e tanti altri elementi raccolti dagli inquirenti, i responsabili sono rimasti impuniti. Tutto ciò sta creando tra la gente che vive nella piccola comunità agrumicola, tanta paura, sfiducia nelle istituzioni e lascia spazio all’idea di fare da sé. All’indomani della spaccata di domenica notte, la seconda per il supermercato Ard di Vis Armando Diaz, i commenti di un gruppo di francoofntesi nella centralissima Piazza Dante che noi riportiamo sono stati:“Se i nostri rappresentanti istituzionali non ci danno risposte, dobbiamo essere pronti a scendere in piazza e farci ascoltare dal Prefetto e dai vertici delle forze dell’ordine. Servono più controlli, non possiamo ancora aspettare che si verifica un altro caso come quello della scorsa notte. Facciamo appello anche alle comunità delle città del circondario che come noi sono succube anche loro di questa recrudescenza di episodi paurosi”. La situazione sembra diventare sempre piu’ insostenibile anche perché si teme che il fenomeno possa allargarsi in vista dell’inverno. Che servono piu’ forze dell’ordine sul territorio lo sostiene anche il sindaco Daniele Lentini: “ringrazio il corpo di Polizia Locale , i carabinieri e tutte le forze di Polizia per gli sforzi che fanno per garantire la nostra sicurezza. Tuttavia servono piu’ agenti. Ho manifestato questa esigenza al nostro Prefetto e sono certo che ci ascolterà”.Si teme per le campagne. Ogni anno in questa parte di territorio sono innumerevoli i furti di arance e sono praticati anche in larga scala. E’ successo che hanno rotto i cancelli dei fondi e intere squadre sono entrate in azione a saccheggiare il prodotti di interi agrumeti, caricando su camion e furgoni le arance rubate per rivenderle al mercato nero. Si tratta di azioni che sono state messe a segno anche in pieno giorno. La paura assieme alla rabbia fanno registrare questo tra la gente di Francofonte: “Siamo alla deriva. Paghiamo le tasse e quasi anche l’aria che respiriamo, per cui chiediamo di essere tutelati. Siamo tornati negli anni ’80-’90. C’è troppa criminalità e ci sono pochi controlli. Dobbiamo essere tutelati dallo Stato”. A Francofonte col metodo della spaccata con escavatore sono stati colpiti tutte le banche: la ex cassa San Giacomo nella centralissima Via commendatore Belfiore, il Banco Sicilia- Unicredit di Via Vittorio Emanuele a poche distanza dai carabinieri e dal palazzo municipale, la Banca agricola popolare di Ragusa sempre in Via Belfiore. In tutte sono stati portati via gli Atm e bancomat. Ai supermercati: Erospin di contrada Coco e due volte all’Ard di Via Armando Diaz. Spaccate anche nelle stazioni di servizio Agip di contrada Coco e Lukoil di contrada Sant’Antonio. A questi si aggiungono: i colpi messi a segno due volte allo stesso negozio di elettrodomestici e a due Tabaccherie, usato anche il metodo del buco; i furti di ferro e di tetti isopack nelle case di campagna. Durante l’estate, inoltre, sono stati rubati lo scuolabus comunale e il pulmino della locale Avis, entrambi i mezzi si pensa siano stati sottratti per essere utilizzati a caricare le cassaforte dopo le spaccate e poi sono stati ritrovati tutte e due bruciati. La gente è arrabbiata sia per gli episodi in sé sia perché sembra quasi che i furti siano diventati una cosa normale, a cui pian piano ci si deve abituare.

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