Il senso civico esiste ancora? Credo di si e ciò lo si deduce da un fatto occorso in quel di Francofonte qualche settimana fa. Riassumiamo i fatti. Nella notte fra il 19 e il 20 febbraio scorsi dei vandali hanno compiuto un raid vandalico contro la villa comunale e il monunmento a Padre Pio sito in Piazza Dante. Naturalmente su questo gesto inqualificabile è prontamente intervenuto il Sindaco Arch. Daniele Lentini che ha stigmatizzato con poche, ma sentite parole il fatto: “Stamani ci siamo svegliati con questa sorpresa. Agli autori di questo gesto vigliacco auguro tanta serenità. Ripareremo tutto in fretta perché Francofonte è un’altra cosa.“ Maon c’è stata solo questa reazione. Infatti la Pro Loco di Francofonte si è espressa con le seguenti parole: “La Pro Loco Francofonte, nell’apprendere la notizia degli atti vandalici verificatisi durante la notte presso la Piazza Ville-Dante, esprime sdegno e preoccupazione. Non si comprendono i motivi di simili gesti che colpiscono direttamente il cuore del nostro Paese. Ribadiamo la nostra solidarietà e vicinanza al Sindaco Daniele Lentini e all’amministrazione comunale. Questo non è il Paese che vogliamo”. Parimenti l’Associazione Genitori un bellissimo comunicato: “L’ Associazione Genitori esprime massima solidarietà al Signor Sindaco Daniele Lentini e a tutta la comunità Francofontese “per bene” per gli atti vandalici perpetrati stanotte ai danni di un bene pubblico appartenente a tutti. Come ha detto lei signor Sindaco, Francofonte non è questa, è un altra cosa. Francofonte non è di chi stanotte si è divertito a distruggere la fontana e la statua di Padre Pio in piazza Dante. Francofonte sono le persone per bene, le persone che hanno il senso di appartenenza a questo paese già tanto martoriato. Ed è per questo che noi ci offriamo volontarie per darle una mano a ripulire e riaggiustare tutto ciò che è stato deturpato. Dimostrando che Francofonte è veramente tutt’ altro. Il Presidente e tutto il Direttivo.” Sono parole che aprono il cuore alla speranza di un avvenire migliore. Finalmente, fra i cittadini nasce non solo lo sconcerto, ma la consapevolezza che se non ci si muove per primo la situazione non può certamente migliorare. Anzi… Quando una comunità prende coscienza della realtà e lavora per risolvere i problemi esistenti questo significa che siamo sulla buona strada per una città vivibile e umana. Il segnale che ci giunge da Francofonte deve essere preso a modello da tutte le città siciliane. Non è con l’indifferenza che si risolvono i problemi. Al contrario, è con l’impegno diuturno di tutti i cittadini che si vive meglio. Non può essere altrimenti. Ognuno di noi non si può volgere dall’altra parte facendo finta di nulla. Siamo chiamati tutti ad amare la città dove si vive. E questo amore non deve essere espresso a parole, ma con atti concreti. Come quelli messi in pratica dall’Associazione Genitori di Francofonte. Essa ha dato un segnale forte e inequivocabile a cui tutte le persone sensibili al bene comune devono dare un seguito effettivo. Il senso civico, nonostante tutto, esiste ancora. Questo è l’aspetto più rincofontante della vicenda e che ci fa sperare. Quindi, accogliamo questo bel segnale e mettiamolo in pratica sin da subito. Forza!