FRANCOFONTE – Domenica pomeriggio una folla ha gremito la Chiesa del Carmine per dare l’ultimo saluto a Rosario Sidoti, conosciuto con l’appellativo “ U mastru Saru”. Con lui si perde un pezzo importante della sinistra francofontese. Se ne è andato all’età di 84 anni dopo un periodo di malattia che lo ha spento venerdì notte. Rosario Sidoti, padre di tre figli e nonno, era rimasto vedovo di recente e la perdita della moglie lo aveva segnato moltissimo. Nella vita è stata un uomo poliedrico, ha svolto l’attività di muratore sin da ragazzo divenendo un punto di riferimento per molti giovani artigiani di Francofonte. Ma la sua fama è dovuta anche a un’accesa passione per la politica, sempre legato alle ideologie della sinistra, nella lunga carriera è stato protagonista sia all’interno dei partiti che nel panorama provinciale svolgendo vari incarichi dirigenziali e di segreteria. Ha iniziato politicamente militando nel Partito comunista per seguire poi le tante evoluzioni e le trasformazioni che la sinistra italiana ha avuto. Infatti il suo impegno è stato anche nel PDS, con i Comunisti italiani e con Prc. A Francofonte ha fatto parte di coalizioni trasversali di maggioranza fatte da liste civiche. È stato consigliere comunale per diverse legislature ed è stato assessore comunale in più occasioni. Molte sono le battaglie che ha intrapreso a favore della città agrumicola, Tra le tante ricordiamo quella a difesa e tutela dell’acqua come bene pubblico da non privatizzare, quella per la ricostruzione post terremoto del 1990 e il potenziamento dell’Ospedale di Lentini. “Grazie al suo tenace e assiduo impegno, oggi molti francofontesi hanno le case che furono seriamente danneggiato durante il terreno del 13 dicembre del1990 – ha ricordato il sindaco Daniele Lentini durante le esequie-. Il suo proverbiale amore per questo piccolo comune ha fatto sì che quelle case fossero ristrutturate con i fondi statali. Ma le sue battaglie per la tutela dei diritti dei nostri cittadini sono state tante, a ricordarle tutte non è cosa facile ”. Più volte è stato autore di gesti eclatanti ti protesta che la hanno visto incatenarsi, simbolicamente, sia davanti al palazzo di Città che presso l’ospedale di Lentini, oppure sulla Ss194. Le sue sono state azioni fatte per attirare l’attenzione delle istituzioni e della politica per la soluzione a problematiche di utilità del territorio. Rosario Sidoti è stato anche un fervido sostenitore del calcio locale. Tutti lo ricordano come grande fans a tifare dagli spalti per la propria squadra. Dove c’era una competizione calcistica francofontese c’era “u’ mastru Saru”. La stampa ha scritto tanto di lui e delle sue azioni, sicuramente avremmo raccontato ancora tanto, ma oggi scriviamo la triste notizia della sua scomparsa e diamo il saluto a un “Uomo dai grandi valori per la famiglia e convinto difensore della democrazia”. Buon viaggio, Rosario.