di Alice Lopresti
FRANCOFONTE – Consulenza specialistica libera e screening gratuiti per i disturbi alimentari. È quanto mettono a disposizione dei cittadini i terapisti della rete Food For Mind diretta dal professore e fondatore Leonardo Mendolicchio, in occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla. Evento fissato per il prossimo 15 marzo che proseguirà per tutto il mese di marzo e sarà dedicato al DAN cioè il disagio adolescenziale e i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (come anoressia, bulimia, binge eating). Il fenomeno però colpisce da diversi anni anche gli adulti. A dare ampia notizia dell’iniziativa, tra gli altri, è il francofontese Bruno Riscica psicologo e terapista della rete. “ Lo scopo di questo nostro impegno – ha detto Riscica- è di dare ai tanti cittadini la possibilità di accedere liberamente e gratuitamente presso tutte le sedi di Food For Mind che sono presenti nelle maggiori città, al fine di avere una diagnosi corretta e consigli rapidi ed efficaci per potet rivolgersi a tutte le istituzioni preposte sul territorio, al fine di favorire una presa in carico rapida ed efficace” . Lo psicologo francofontese la Cia un appello alle istituzioni locali e alle amministrazioni comunali “ è importante promuovere una costante campagna di sensibilizzazione sul preoccupante problema perché agire sulla cultura alimentare significa anche evitare costi futuri per la sanità”. Dai disturbi del comportamento alimentare si guarisce, se la patologia è presa in tempo e se si viene curati, ma si può anche morire. Dal manifesto dell’Oms viene lanciato l’allarme sull’impennata della curva della percentuale di soggetti che soffrono di questo disturbo. Dal 2019 c’è stato un aumento dell’incidenza dei casi del 147%, complice anche la pandemia da Covid 19. Nel mondo sono circa 55 milioni le persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare, in Italia sono tre milioni e mezzo, pari al 5% della popolazione italiana. Su una nota della rete Food for Mind,della quale Vincenzo Bonaccorsi è Specialista in Scienze dell’Alimentazione e Coordinatore Nazionale si legge: “E’ importante ricordare quanto una diagnosi precoce e una iniziale presa in carico, insieme all’inizio immediato del trattamento, sia fondamentale, perché attraverso la possibilità di cominciare subito le cure multidisciplinari è possibile guarire. Durante la pandemia si è riscontrato il 48% di ricoveri per DAN, il 60% dei pazienti hanno riportato un peggioramento dei comportamenti alimentari restrittivi, il 32% sono i pazienti che hanno riportato un aumento delle abbuffate, mentre il 12% dei pazienti hanno avuto un aumento delle strategie compensatorie”. L’attesa media per essere presi in carico dal Servizio Sanitario Nazionale è dai 3 ai 6 mesi