di Alice Lopresti
FRANCOFONTE – Contro la violenza sulle donne su quella di genere: un grido unanime si solleva da docenti, alunni e alunne dell’istituto comprensivo Dante Alighieri. Gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado hanno incontrato i rappresentanti di Ipazia e quelli di La grande famiglia. L’evento dal titolo #generazionePari si è svolto la scorsa mattina presso la sala congressi del centro comunale di contrada Quadri e rientra tra le attività promosse dall’istituto, diretto dalla dirigente scolastica Teresa Ferlito, contro la violenza sulle donne e il femminicidio, ma anche su quella di genere. Il gruppo di progetto di #generazionePari, coordinato dalla docente Deborah Amara, ha visto impegnato l’intero dipartimento di lettere e la maggior parte degli alunni delle ultime classi della secondaria di primo grado. L’incontro ha offerto un’occasione di riflessione profonda su un fenomeno ancora troppo diffuso, nel quale giovani e adulti sono spesso immersi nel triste e pervasivo fenomeno della violenza maschile sulle donne e il femminicidio. Hanno aperto il convegno un gruppo di alunne del Dante Alighieri con il flash mob “El violador eres tú!”, accompagnato da percussioni “Femministe Cilene”. L’introduzione è stata affidata a Patrizia Guccione, vicaria, e a Deborah Amara, referente scolastica su bullismo e cyberbullismo. Sedute al tavolo dei lavori: la seconda collaboratrice vicaria Sabina Tribulato, Ester Malvagna, avvocato e componente del gruppo legale del Centro antiviolenze Ipazia; Nadia Germano, giornalista e responsabile Comunicazione anch’essa di Ipazia, e le rappresentanti della struttura di sostegno “La grande famiglia”, le dottoresse Di Maria e Ruvioli. Il convegno, moderato da Angelo Lopresti, giornalista de La Sicilia, ha rappresentato un momento di riflessione e confronto fondamentale per affrontare la complessa sfida contro questa piaga che sta dilagando sempre di più. Tutte le relatrici hanno offerto un quadro completo del fenomeno della violenza contro le donne, analizzandone le cause, le conseguenze e le possibili strategie di prevenzione e contrasto. All’unisono hanno ribadito la necessità di un impegno costante da parte di tutta la società, a partire dalle istituzioni, dalla famiglia e dalla Scuola, per costruire una cultura del rispetto e dell’uguaglianza. Un momento particolarmente toccante è stato l’intermezzo interpretato dalle stesse alunne, intitolato “Donne stra-ordinarie”, con la guida delle docenti di lettere, e il monologo “Ciao sono Amy Whinehouse”, curato con i docenti Greco e Cappellano, i quali hanno offerto degli intensi ed emozionanti intermezzi musicali magistralmente suonati.