GALATI MARINA –
Lo strumento utilizzato dalla Struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dal governatore Nello Musumeci per proteggere il litorale di Galati Marina a Messina, a conti fatti, si è rivelato il migliore. E' infatti con la procedura dell'appalto integrato che è stata affidata sia la progettazione sia l’esecuzione dei lavori al Consorzio stabile Vitruvio Scarl di Gioiosa Marea in virtù di un ribasso del 28,7 per cento e per un importo complessivo di poco inferiore a 1,7 milioni di euro. Diventa così operativo il progetto di risanamento del tratto di litorale jonico della lunghezza di circa due chilometri compreso tra Santa Margherita e il villaggio di Galati Marina, soggetto al fenomeno dell'erosione costiera già dall'inizio del 2000. L'obiettivo, messo in campo dagli Uffici diretti da Maurizio Croce, con questo terzo e ultimo lotto di lavori, che chiude il cerchio in modo risolutivo, è la realizzazione di opere di difesa della costa tramite l'impiego di pennelli ripascitori in scogli naturali, utilizzando anche quelli già presenti nelle scogliere d’emergenza, costruite in via provvisoria a difesa dell'abitato e delle strutture esistenti.
Lo strumento utilizzato dalla Struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dal governatore Nello Musumeci per proteggere il litorale di Galati Marina a Messina, a conti fatti, si è rivelato il migliore. E' infatti con la procedura dell'appalto integrato che è stata affidata sia la progettazione sia l’esecuzione dei lavori al Consorzio stabile Vitruvio Scarl di Gioiosa Marea in virtù di un ribasso del 28,7 per cento e per un importo complessivo di poco inferiore a 1,7 milioni di euro. Diventa così operativo il progetto di risanamento del tratto di litorale jonico della lunghezza di circa due chilometri compreso tra Santa Margherita e il villaggio di Galati Marina, soggetto al fenomeno dell'erosione costiera già dall'inizio del 2000. L'obiettivo, messo in campo dagli Uffici diretti da Maurizio Croce, con questo terzo e ultimo lotto di lavori, che chiude il cerchio in modo risolutivo, è la realizzazione di opere di difesa della costa tramite l'impiego di pennelli ripascitori in scogli naturali, utilizzando anche quelli già presenti nelle scogliere d’emergenza, costruite in via provvisoria a difesa dell'abitato e delle strutture esistenti.