In occasione del ventesimo anniversario della scomparsa del Signor G, a partire dal 9 giugno sarà disponibile una nuova prestigiosa edizione in vinile di “Io non mi sento italiano“, l’ultimo album di Giorgio Gaber, registrato poco prima della sua scomparsa e pubblicato postumo nel 2003.
L’album è un ritratto lucido e sincero del nostro Paese, uno sguardo sul presente che contiene la memoria del passato, l’intuizione del futuro e l’ultima acuta invettiva del Signor G, che tocca alcuni dei temi più cari al cantautore milanese: l’ipocrisia e le continue illusioni del falso progresso (“Il tutto è falso”), il sentimento di amarezza per l’Italia e le sue contraddizioni e insieme l’orgoglio di essere italiani (“Io non mi sento italiano”), l’appassionata lotta per la difesa della libertà di pensiero (“Non insegnate ai bambini”), la denuncia della falsità della stampa (“C’è un’aria”), l’elogio alla fedeltà in amore e al coraggio di resistere alle difficoltà rimanendo insieme (“Il dilemma”).
Insomma, “Io non mi sento italiano” racchiude in sé l’ultima parola che Giorgio Gaber ci ha lasciato in eredità: “UOMO“. La speranza è infatti quella che, in un futuro non lontano, al centro della vita personale e sociale possa esserci di nuovo lui, ovvero tutti noi: l’uomo, così “divino” nella sua umanità e con le sue potenzialità infinite, un individuo finalmente rinnovato, libero dal tormento del potere e capace di costruire un mondo più vero.
Giorgio Gaber, “Io non mi sento italiano”
“Io non mi sento italiano” di Giorgio Gaber è composto da sei brani inediti, un monologo e tre canzoni da rileggere, che sprigionano quell’indescrivibile tensione emotiva propria del Signor G e che fanno trasparire una certa urgenza, in grado di travalicare ogni forma (poesia, musica, politica, teatro, ecc.), invitando l’ascoltatore a guardarsi dentro con sincerità per poi ricominciare, ancora una volta, da capo.