LENTINI – Sabato 8 maggio alle 18, sulla pagina Facebook regionale dell’Associazione SiciliAntica https://www.facebook.com/sicilianticaregionale/ si terrà, in diretta streaming, il quinto appuntamento del ciclo di videoconferenze promosso dall’associazione regionale e condotto dalla sede locale di Lentini-Carlentini. Il titolo dell’incontro “I Santi martiri nell’arte del ‘500 a Lentini” nasce dall’esigenza della sede locale di omaggiare i santi patroni lentinesi, visto che, in prossimità dei festeggiamenti del loro martirio e in un periodo fortemente condizionato dalla pandemia, non sarà possibile vivere il “consueto“ clima di festa. Per lunghissimi secoli il connubio “Arte e Fede” è stato indissolubile e le espressioni artistiche sono state, da sempre, chiave di lettura di una società fortemente legata alla sfera sacra, documento tangibile di un dato momento storico. A Lentini, città in cui la devozione è fortemente legata al culto dei santi patroni Alfio, Filadelfo e Cirino, sopravvivono ancora testimonianze artistiche che di quel culto ne sono l’espressione visiva. Il ‘500, in questo caso, rappresenta un secolo di grande rinnovamento e crescita artistica di tipo devozionale, legata al ritrovamento delle reliquie e dei codici agiografici dei 3 santi fratelli, rinvenuti nel 1516, presso il monastero di San Filippo di Fragalà (ME).
A partire da questo momento, a Lentini si sviluppa un grande fermento spirituale e artistico, tutto rivolto alla celebrazione dell’eccezionale scoperta. Durante questa videoconferenza, partendo dalla data del 2 settembre 1517 e di quello che fu il recupero delle reliquie dei santi Alfio, Filadelfo e Cirino e di un manoscritto che narrava le
vicende del martirio e della fondazione dell’antica diocesi di Lentini, passeremo in rassegna le principali opere d’arte superstiti riferibili a questo particolare momento storico, analizzandone lo stile, l’iconografia e l’importanza storica in relazione al contesto territoriale e al panorama artistico dell’epoca; particolare attenzione sarà posta al valore storico e architettonico della chiave di volta, datata 1528 e conservata presso la Chiesa Madre, raffigurante i tre santi martiri, testimonianza della cinquecentesca chiesa di Sant’Alfio distrutta dal terremoto del 1693. Il gruppo di lavoro supportato dalla presidente regionale Simona Modeo e capitanato dal
presidente locale Andrea Di Mari, con il contributo del segretario Salvatore Magno, mette in campo le diverse competenze e professionalità dei soci della sede di Lentini-Carlentini: Italo Giordano – archeologo, Marco Leonzio – storico e archivista, Corinne Valenti – storica dell’arte; in un continuo confronto con l’architetto Cristina Stuto, moderatrice della diretta.