Il nostro patrimonio è un gioiello che ha necessitato di essere tale dopo il lento passare dei secoli. C’è stato un punto di inizio con il periodo pre-istorico per poi evolversi lungo i secoli che si sono succeduti. Il risultato di tutto questo è un patrimonio vasto, vario e pregevole. Vasto perché accomuna più epoche storiche ed è disposto su un’area molto estesa. Vario in quanto vi sono presenti diverse civiltà che hanno governato la “Urb Nobilissima”. Pregevole in quanto il genio delle persone che sono vissute qui hanno lasciato in lascito operere di inestimabile valore. Vogliamo parlare, ad esempio, del Kouros che finalmente ritorna a casa dopo anni che ci era stato letteralmente rubato? Avendo questo tipo di patrimonio non possiamo non essere indifferente nei suoi confronti. Sarebbe un atteggiamento assolutamente erroneo e criminale. Quello che è il risultato di un alternarsi meraviglioso di genti, popoli e civiltà deve essere custodito. Non solo mettendo i soliti recinti, ma avere un modo di custodire gli stessi dinamico e molto coinvolgente. Basta con un modo di custodire fermo, ma lo stesso dee essere dinamico in quanto è stata dinamica la società che l’ha creato. Non va messo lì su un piedistallo, punto e basta. Coinvolgere è un altro step essenziale poichè la vera implementazione del suddetto patrimonio è convolgere la cittadinanza. Solo se la cittadinanza sente come figli del proprio essere tali magnifici manufatti allora il dovere di custodire si trasforma in pratica di tutti i giorni. Lasciamo stare le istituzioni…spesso non hanno contezza di quello che c’è. Il tutto nasce da un’iniziativa sociale e popolare. I cittadini, cioé, devono sentire come appartenenti a loro stessi gli elementi che compongono il nostro meraviglioso patrimonio. Basta crederlo. Basta volerlo. Se succede questo abbiamo adempito al DOVERE DI CUSTODIRE IL NOSTRO PATRIMONIO. Uno degli obiettivi essenziali per la vita del nostro comprensorio.
