Com’è ormai tradizione, il Festival Belliniano si concluderà anche quest’anno il 3 novembre con un’intensa maratona di eventi dedicati a celebrare a Catania l’anniversario della nascita del Cigno. Momento clou sarà il concerto in Cattedrale che vede protagonista la prestigiosa Cappella Musicale del Duomo di Catania, fondata e diretta da Mons. Nunzio Schilirò. L’appuntamento è per le ore 20, ingresso libero.
L’altra parte del ricco programma sarà ospitato dalla gloriosa Libreria Editrice “Prampolini” (via Vittorio Emanuele 333), dove al mattino dalle 11.30 alle 13, si svolgerà una tavola rotonda di esperti bellinianidal titolo “Bellini renaissance”.
Nella stessa sede, alle ore 17, Franco La Magna – storico del cinema e critico cinematografico, autore del libro “Vi ravviso o luoghi ameni. Vincenzo Bellini e il cinema e nella televisione” (Città del Sole Editrice, 2007) – terrà un incontro sul tema “Bellini nel cinema”. Seguirà la proiezione del film di montaggio sulla presenza delle musiche belliniane nel cinema italiano e mondiale, dal 1930 ad oggi, a conclusione della rassegna “Cinema & Video”.
Si chiude così in bellezza la settima edizione del Festival Belliniano, inaugurata quest’estate al Teatro Greco di Siracusa con l’evento speciale della Norma, proseguita al Teatro Antico di Taormina con una serie di concerti e balletti, e quindi approdato sin dal 23 settembre a Catania con i concerti e gli eventi organizzatiper commemorare l’anniversario della morte del biondo musicista.
Il Festival Belliniano della Città di Catania – fondato nel 2009 dal regista e scenografo italiano Enrico Castiglione insieme a Comune, Provincia e Teatro Massimo Bellini, e promosso dall’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo – offre così nuove ed importanti occasioni per festeggiare il sommo compositore nel capoluogo etneo che gli ha dato i natali.
“All’interno dell’ampia programmazione del festival – sottolinea Enrico Castiglione – abbiamo voluto inserire eventi specificamente rivolti a rendere omaggio a Bellini nel giorno della sua morte, il 23 settembre, e in quello della nascita, il 3 novembre, valorizzando la Cappella Musicale del Duomo dove il compositore riposa. Ma non ci limitiamo alle ricorrenze per poi dimenticarci di lui tutto l’anno e il nostro obiettivo è diffondere la sua musica nel mondo con un festival internazionale durato quattro mesi, che parte dalla Sicilia orientale per estendersi fino in Francia, a Parigi, dove Bellini morì, e oltre, fino nei grandi teatri d’Oriente,dove per la prima volta stiamo facendo conoscere Bellini e le sue opere. Il Festival Belliniano rafforza così il prestigio del suo percorso culturale, ormai consolidatosi a Catania e in Sicilia da ben sette anni”.
E vediamo nei dettagli cosa ci riserva il concerto straordinario “In Excelsis Deo”, offerto dalla Cappella Musicale del Duomo per il 214° anniversario della nascita di Vincenzo Bellini. Ascolteremo pagine profondamente ispirate, tra le quali due “Salve Regina” (in La magg. e in La min.), Tantum Ergo e Genitori, due Kyrie (dalla Messa in la min.e da quella in sol min), Credo in do magg., Te Deum in do magg. Voci soliste Marzia Catania (soprano) e Angela Curiale, all’organo Giuseppe Maieli. Sul podio Nunzio Schilirò, guida ed anima della “Cappella Musicale del Duomo”, formazione pluripremiata che vanta incisioni discografiche ed esibizioni trasmesse dalle principali emittenti televisive europee. Eventi memorabili, come il famoso concerto “In memoriam” per le vittime della mafia, organizzato a Palermo nel 1994. O ancora la Messa celebrata nello stesso anno da Giovanni Paolo II in visita a Catania.
La Cappella è stata fondata e diretta fin dal 1990 da Mons. Nunzio Schilirò, per desiderio dell’arcivescovo emerito Luigi Bommarito, che lo aveva da poco nominato Maestro di Cappella del Duomo, ripristinando una vecchia tradizione. Formatosi a Roma nell’Istituto Pontificio di Musica Sacra, Mons. Schilirò è anche un rigoroso studioso: sue le revisioni di alcuni dei brani in programma, esclusivamente dedicato alla musica sacra di Vincenzo Bellini per gettare nuova luce sulle sue composizioni giovanili, che contengono già gemme di altissima arte.