FRANCOFONTE – Per ore una folla ha stazionato lungo il percorso del “Giro d’Italia” che ha interessato una parte della periferia francofontese. Anche il sindaco Daniele Lentini, con la fascia tricolore, ha salutato il passaggio di uno degli sport e degli appuntamenti annuali più attesi nel mondo. Si perché il “Giro d’Italia” è una di quelle competizioni sportive che attira, in tutti i Continenti, innumerevoli appassionati e non. Protagonista di queste ore è stata la tappa più articolata di Sicilia, la quarta, quella con partenza da Avola e arrivo presso il rifugio Sapienza sull’Etna, a 1900 metri di altezza. Una prova che richiede tantissimi sforzi da parte dei ciclisti e proprio in questa tappa si inserisce Francofonte che rappresenta, con i suoi 280 metri di altitudine, il punto di inizio per la grande scalata vulcanica. “Uno sforzo fisiologico ed energetico per i tanti corridori che però vale la pena di fare. Francofonte è un piccolo comune ma con una storia agronaturalpaesagistica unica”, così ama definirla il sindaco Lentini. Infatti, gli aranceti che in questa parte dell’isola regnano per origine, oltre a dare colore, donano anche col loro profumo inebriante dei suoi fiori di zagara uno sfondo sicuramente unico al passaggio della manifestazione. “per questa occasione ci siamo attivati tanto – ha aggiunto il sindaco- sia per presentare bene la nostra città che per sfruttare al meglio le opportunità che questa manifestazione porta lungo il suo tragitto. E noi non ci siamo fatti trovare sprovvisti. Come sindaco e soprattutto come francofontese vogliamo fare sentire la nostra presenza e dare il nostro supporto a questa competizione. Un giorno la cronaca nazionale potrà comunque ricordarci che esiste un angolo nel siracusano che ha un grande senso dell’accoglienza”.