CANICATTINI BAGNI – La Cultura non si ferma e, seppur con qualche difficoltà, ha continuato a progettare, programmare e lavorare anche nella fase di lockdown dell’emergenza Covid-19, in attesa della “ripartenza”. Un percorso che ha coinvolto anche il Museo TEMPO, il Museo del Tessuto dell’Emigrazione e della Medicina Popolare, del Comune di Canicattini Bagni, affidato alla gestione dell’omonima Associazione presieduta dall’etnoantropologo e guida naturalistica Paolino Uccello, collaborato da un team di studiosi e ricercatori della storia, della cultura e delle tradizioni popolari del territorio canicattinese e più in generale di quello ibleo. Un patrimonio culturale di grande spessore e valore, quello raccolto e promosso in questi anni dal Museo TEMPO con particolare attenzione, in una delle sue sezioni tra le poche in tutta la Sicilia, al fenomeno dell’emigrazione, soprattutto quello che ha interessato molte famiglie di Canicattini Bagni tra la fine dell’800 e inizio ‘900 in America e Sud America, e proseguito poi negli anni ’60, oltre che negli USA e in Australia, anche in alcuni Paesi del nord Europa e, negli anni del bum economico, anche nelle regioni del nord Italia. «Un lavoro di ricerca e di approfondimento – sottolinea l’Assessore al Turismo Culturale e Museale, Loretta Barbagallo – che in questi anni, grazie al supporto dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Marilena Miceli, che ha ereditato questo patrimonio dall’Amministrazione Amenta che l’ha preceduta e che ha dato vita al Museo, oltre a recuperare e custodire questa preziosa memoria per le giovani generazioni, ha ricevuto ampi riconoscimenti e rafforzato la collaborazione con la Rete dei Musei dell’Emigrazione, diventando punto di riferimento in Sicilia per quanti si occupano del fenomeno migratorio e i tanti italiani all’estero, in particolare i giovani, che vogliono conoscere le origini e la storia della propria famiglia. Una risorsa culturale e turistica su cui punta molto l’Amministrazione comunale della città».Il lavoro del Museo TEMPO, pertanto, non è sfuggito all’attenzione dell’Assessorato regionale al Turismo, in particolare della Dott.ssa Giovanna Messina del Servizio 1 “Comunicazione” di Catania, e dell’Associazione Raìz Italia, che si occupano di promozione sociale aiutando i discendenti italiani e tutti gli “italici” residenti all’estero, a conoscere i propri antenati e le radici della propria famiglia, attraverso itinerari di viaggio, l’arte, la gastronomia e la cultura del Paese di origine, grazie a progetti di turismo genealogico promossi dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. In quest’ambito il Museo TEMPO di Canicattini Bagni è stato scelto dall’Assessorato e da Raìz Italia a collaborare, assieme alla Rete dei Musei dell’Emigrazione, alla redazione delle “Guide alle radici italiane, un viaggio sulle tracce dei tuoi antenati”, per la pubblicazione del secondo volume, che riguarderà propria la Sicilia. Non a caso la redazione di strumenti di corredo delle lettere degli emigranti è una delle attività principali del Museo TEMPO, assieme alla consultazione di libri e banche dati sul fenomeno dell’emigrazione. Al centro di questa nuova Guida, naturalmente, la promozione territoriale, il fenomeno dell’emigrazione siciliana e i Musei che ne raccolgono la documentazione, evidenziando l’unione tra passato e presente, e come il presente possa trarre continue risorse e rielaborazioni dalla storia. In questo modo, infatti, le risorse storico – culturali diventano elementi essenziali per promuovere il territorio e creare nuove correlazioni.