TRAPANI – Un appuntamento con la storia, un ruggito che risveglia un territorio. Il 1° Rally Valle del Belice – Trofeo della Legalità, non è una semplice gara, è una rinascita. Tra le rovine del passato, risuonano i motori, un inno alla vita che riconquista spazi segnati dal tempo. Pur rappresentando una novità nel panorama delle competizioni motoristiche della Sicilia, il Rally Valle del Belice traccia una linea di continuità con il Rally 12 Ore Notturna di Campobello. E di quella competizione, che per anni è stato un appuntamento imperdibile per centinaia di piloti, ha ereditato un’anima indomita, un legame profondo con una terra che ha tanto da raccontare. Come un fantasma che si materializza, il rombo dei motori riportava in vita paesi che sembravano dimenticati dopo il sisma del 1968, trasformando la notte in una festa di adrenalina e passione. “Allora era una ‘notte di festa’. Oggi, lo sarà di nuovo, ma un ‘giorno di festa'”. Le parole di Giovanni Pellegrino, presidente dell’Automobile Club Trapani, organizzatore della gara con la collaborazione dello Sporting Club Partanna, risuonano come un eco in un anfiteatro naturale. Partanna, Gibellina, Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa: cinque comuni uniti da un filo rosso, quello della sfida e della ripartenza. Michele Saitta, sindaco di Salaparuta e presidente dell’Unione dei Comuni del Belice, sottolinea l’importanza della Legalità in un territorio che ha tanto sofferto. “Questo Rally parla anche di Legalità”, afferma, “un pilastro della nostra vita”. Nicola Catania, coordinatore dei sindaci dell’Unione dei Comuni del Belice, ma anche pilota ai nastri di partenza della competizione, vede nel Rally un’opportunità per promuovere un territorio ricco di bellezze nascoste. “Dalla prova speciale al Cretto di Burri fino alla partenza dalla Stella di Consagra a Gibellina – dice – si tratta di opportunità che danno visibilità a questo territorio”. Francesco Li Vigni, sindaco di Partanna, è entusiasta: “Benvenuto Rally, bentornati piloti”. Per lui, questa manifestazione è un punto di svolta, un’occasione per far conoscere al mondo la bellezza e la vitalità della Valle del Belice. Sessanta equipaggi, pronti a sfidarsi per 222 chilometri con 60 di prove speciali, su un percorso che si snoda tra paesaggi mozzafiato e strade cariche di storia. Il conto alla rovescia è iniziato. Il ruggito dei motori è ormai alle porte. “Siamo consapevoli delle difficoltà legate all’organizzazione di questa complessa kermesse motoristica – conclude Giovanni Pellegrino, presidente dell’Ac Trapani -, ma, siamo anche prudentemente fiduciosi a ripeterci negli anni futuri, se, riscontreremo la vicinanza degli Amministratori, perché, dopotutto, oltre l’aspetto mediatico e promozionale dell’evento, la manifestazione si trasforma in risorsa economica: Sport – Turismo – Territorio”.