Infiamma la lotta politica tra Giancarlo Garozzo e il M5S
In rifermento alle affermazioni dell’onorevole Stefano Zito sull’amministrazione comunale, il sindaco, Giancarlo Garozzo, ha rilasciato una dichiarazione: “Con il comunicato di ieri di attacco alla nostra Amministrazione, l’onorevole Zito ha dato raro sfoggio di banalità e luoghi comuni. Se questo è il livello della polemica, farebbe meglio a tacere; altrimenti, se è in possesso di argomenti concreti e fondati, lo invito a denunciarli pubblicamente o direttamente alla Procura della Repubblica.
“Ho iniziato presto a fare politica; sono stato due volte consigliere di circoscrizione e altrettante consigliere comunale. Oggi ho l’onore di essere il sindaco della città e lo sfido a dimostrare un solo conflitto di interesse, un solo coinvolgimento personale nelle attività messe in campo in questi anni dal sottoscritto e dall’intero gruppo del Pd in consiglio comunale. Il rozzo tentativo di mettere tutti nella stessa barca, centrodestra e centrosinistra, è tipico del suo movimento che spera di trarre vantaggio dalla confusione e dalla rissa in chiave antipolitica vista l’incapacità di portare avanti una sola proposta che vada incontro ai reali interessi del territorio.
“La nostra Amministrazione ci prova tutti i giorni, ci mettiamo la faccia e nel 2018, alla scadenza del mandato, ci sottoporremo al giudizio dei siracusani. Anzi, c’è il sospetto fondato che le richieste di dimissioni quotidianamente avanzate da tutte le parti, anche da quelle non proprio disinteressate, siano solo dettate dal desiderio di troncare un’esperienza che si muove nel segno della discontinuità rispetto al passato.
“Anche sulla vicenda Sai 8, l’onorevole Zito prende una cantonata. Parla di acqua pubblica ma non dice in base a quale legge il Comune dovrebbe (o avrebbe dovuto) cambiare criterio di gestione. Non lo dice perché è consapevole che la recente legge votata all’Ars con l’impronta determinante del Movimento 5 Stelle, che esclude la partecipazione dei privati, si è rivelata un pastrocchio censurato dal governo nazionale e che presto sarà bocciato dalla Corte costituzionale. Se avessimo dato ascolto a quella impostazione, oggi a Siracusa avremmo un servizio idrico nel caos, una novantina di lavoratori senza occupazione e molte decine di famiglie senza reddito.
“Se questi sono gli esiti di certa politica parolaia e slegata dalla realtà (mentre i sindaci pentastellati toccano con mano la distanza che esiste tra i proclami e la gestione concreta degli enti locali) a presentare le dimissioni dovrebbe essere proprio l’onorevole Zito”.