ILLECITI CONTRO IL REDDITO DI CITTADINANZA. LA GUARDIA DI FINANZA PALERMO HA INDIVIDUATO QUATTRO INDEBITI PERCETTORI.

ILLECITI CONTRO IL REDDITO DI CITTADINANZA. LA GUARDIA DI FINANZA PALERMO HA INDIVIDUATO QUATTRO INDEBITI PERCETTORI.

PALERMO – I militari del Comando Provinciale di Palermo, a seguito di un’attivitĂ  info- investigativa nel settore della spesa pubblica, in stretta sinergia e collaborazione con l’INPS, hanno individuato 4 soggetti residenti a Prizzi (PA), Godrano (PA), Roccamena (PA) e Palermo, risultati illecitamente percettori del Reddito di Cittadinanza.

In particolare, le Fiamme Gialle hanno accertato che:

– uno dei soggetti controllati, al momento della presentazione dell’istanza, aveva omesso di comunicare i redditi percepiti dal figlio allora convivente nonchĂ© l’esatto valore di alcuni cespiti di proprietĂ ; inoltre, a seguito di variazione di domicilio del figlio, ha omesso di comunicare la variazione del proprio nucleo familiare che avrebbe determinato un I.S.E.E. (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) piĂą alto;

– un secondo soggetto aveva omesso di dichiarare che uno dei componenti il proprio nucleo familiare risiedeva stabilmente, su disposizione del Tribunale per i Minorenni, presso una comunitĂ  alloggio con retta a totale carico dell’Assessorato Regionale della Famiglia e delle Politiche sociali;

– per un altro soggetto, di nazionalitĂ  ivoriana, oltre ad accertare la mancanza del requisito della residenza in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due consecutivi, è stata riscontrato che lo stesso, unitamente al figlio minore, risiede in maniera continuativa presso un Centro per rifugiati e richiedenti asilo a totale carico dello Stato;

– infine, ad un altro soggetto è stata contestata l’omessa comunicazione della variazione reddituale di un componente del nucleo familiare in quanto il coniuge, durante un controllo su strada, è stato sorpreso a svolgere un’attivitĂ  di lavoro dipendente “in nero”.

Tenuto conto che tali circostanze costituiscono cause ostative alla concessione del beneficio, i militari hanno proceduto a segnalare i primi tre soggetti alla Procura della Repubblica di Termini Imerese per la violazione prevista dall’art. 7 del D.L. 4/2019 e, contestualmente, a comunicare gli indebiti percettori agli uffici I.N.P.S. competenti territorialmente per l’irrogazione delle sanzioni amministrative di revoca del beneficio e per il recupero coattivo delle somme già indebitamente percepite, pari complessivamente a circa € 21 mila.

Il quarto soggetto è stato segnalato all’INPS competente territorialmente per disporre l’immediata decadenza ed il recupero del beneficio indebitamente percepito ammontante complessivamente a oltre €. 3.500.

L’attività di servizio conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria affidato al Corpo della Guardia di Finanza, a contrasto delle condotte tenute da coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.

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