Indagato Pavel Durov, fondatore di Telegram Don Di Noto: Urgente rafforzare la lotta contro la pedocriminalità online.

Indagato Pavel Durov, fondatore di Telegram Don Di Noto: Urgente rafforzare la lotta contro la pedocriminalità online.

AVOLA – In seguito all’arresto di Pavel Durov, fondatore e CEO di Telegram, avvenuto a Parigi, così come riportano le agenzie stampa, l’ambasciata russa ha accusato la Francia di “non collaborare”. Secondo le autorità giudiziarie francesi, la piattaforma sarebbe ritenuta complice in crimini gravissimi quali pedofilia, frode e traffico di droga.

Auspichiamo al più presto che la magistratura accerti le responsabilità ma rivolgiamo un appello affinché i colossi del web si assumano le responsabilità per far fronte alla pedocriminalità. Oggi sempre più presente e diffusa a danno dei minori.

Noi di Meter, da anni impegnati nella lotta contro la pedocriminalità online, possiamo testimoniare come Telegram rappresenti una delle piattaforme principali attraverso cui vengono diffusi contenuti pedopornografici e attuati tentativi di adescamento di minori. Ogni anno, infatti, riscontriamo e segnaliamo specifici gruppi su Telegram dediti a queste attività criminali.

Statistiche di segnalazione:
– Anno 2023: 21 gruppi
– Anno 2022: 41 gruppi
– Anno 2021: 80 gruppi
– Anno 2020: 100 gruppi

Questi numeri, estrapolati dai nostri Report Annuali, testimoniano la gravità e la diffusione del problema. Nonostante le nostre segnalazioni costanti alle autorità competenti, non siamo a conoscenza dell’avvio di collaborazioni efficaci con le Forze dell’Ordine per contrastare in modo incisivo queste reti criminali.

Sebbene l’arresto di Durov rappresenti un segnale forte da parte della magistratura, riteniamo che sia indispensabile intensificare la vigilanza e adottare misure concrete per contrastare il business della pedopornografia che Telegram, volente o nolente, contribuisce ad alimentare.

Chiediamo pertanto un maggiore impegno per proteggere i minori e smantellare le reti pedocriminali che sfruttano i canali digitali per perpetrare i loro crimini. Solo attraverso una collaborazione stretta e continuativa tra tutte le parti coinvolte sarà possibile arginare un fenomeno che minaccia la sicurezza dei nostri bambini.

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